Varese, crescono le aziende ma la crisi non molla: perse 4mila imprese

Torna finalmente il segno positivo nel II trimestre 2014, ma rispetto al 2013 i numeri non sorridono

Produzione industria a maggio -1,2%

Produzione industria a maggio -1,2%

Busto Arsizio, 21 settembre 2014 - Nel II trimestre del 2014, il numero delle imprese varesine attive - dopo un lungo periodo di contrazione e dopo aver toccato il minimo storico a febbraio 2014 con 61.665 - è finalmente in leggera ripresa. A fine giugno tornano a quota 62.170, facendo segnare un +0,48% rispetto al dato del primo trimestre. In questo quadro il confronto tendenziale resta comunque negativo (-1,93% rispetto allo stesso trimestre del 2013) e il traguardo raggiunto resta distante dalle 63.394 di un anno prima e sensibilmente lontano dalle 65.848 imprese del pre-crisi, ossia registrate nel mese di settembre del 2008. 

Dalla crisi ad oggi sono state perse quasi 4.000 attività e i decrementi maggiori sono stati registrati nei settori manifatturiero, costruzioni e commercio, una situazione migliore si registra nei servizi. Il saldo iscritte-cessate in questo secondo trimestre, rispecchia il risultato “confortante” registrato in termini di stock, e fa segnare un positivo +248, di conseguenza buona è la dinamica dei relativi tassi: natalità 3,59 e sviluppo imprenditoriale 0,35. Infine, dall’inizio dell’anno a fine giugno sono state aperte 142 procedure concorsuali, in pratica i fallimenti, contro le 134 dell’anno prima: un ulteriore dato di crescita, quindi, a ulteriore riprova delle persistenti difficoltà che agiscono a livello economico sul territorio varesino. Calano invece le procedure di scioglimento o liquidazione volontaria che passano, nel periodo gennaio-giugno, da 608 a 455. Se il numero di imprese operanti registra finalmente un leggero segno positivo su base trimestrale, il mercato del lavoro in provincia resta inevitabilmente fiaccato da anni di crisi.

Poche settimane fa un’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio aveva evidenziato che che al 31 dicembre del 2011, data del Censimento dell’Industria e dei Servizi i cui risultati sono appena stati resi disponibili dall’Istat, il numero di addetti operanti in provincia era di 274mila unità, molto meno dei 283mila registrati dieci anni prima, peraltro nel picco storico fatto registrare dalla forza lavoro varesina, ma meno anche dei numeri degli occupati del 1981, ossia 276mila. In sostanza trent’anni fa a Varese lavoravano più persone di oggi a causa di «un significativo passo indietro», come lo aveva definito lo studio della Camera di commercio, del mercato del lavoro.