Busto Arsizio, un falò della Gioeubia fra attualità e fumetti

Partito il "toto-tema" del fantoccio in attesa dell'evento in programma giovedì sera

Un momento della precedente edizione della Gioeubia

Un momento della precedente edizione della Gioeubia

Busto Arsizio (Varese), 25 gennaio 2017 - Torna in città una volta all’anno, l’ultimo giovedì di gennaio e per l’occasione i suoi concittadini le fanno la festa mettendola al rogo. È la Gioeubia, tradizione che si tramanda da generazioni, legata al rito del rogo propiziatorio del nuovo anno.

Alle fiamme si danno problemi e guai, sperando nel futuro. Negli ultimi decenni la rappresentazione della Gioeubia, grazie anche all’impegno di numerose associazioni, a cominciare dalla Famiglia Bustocca, ha assunto connotazioni differenti e il vecchio fantoccio si è fatto più complesso per rappresentare problemi o temi d’attualità legati alla vita cittadina o nazionale. Non mancheranno Gioeubie legate all’attualità o più tradizionali che si potranno ammirare in piazza Santa Maria per l’intera giornata di domani e, successivamente, in diversi punti della città prima dell’appuntamento serale con falò e cena.

Il rogo sarà acceso alle 19 in via Einaudi grazie all’impegno del Comune e di Ascom, Distretto del Commercio, Comitato commercianti centro cittadino. Alle 19.30 degustazione in piazza San Giovanni di un buon piatto di risotto con la luganiga, accompagnato da un bicchiere di vino rosso e dalle chiacchiere (per la porzione è richiesto un contributo di almeno 2 euro). Ai bambini del Pedibus che raggiungono la scuola a piedi, sarà distribuito materiale sul tema della Gioeubia con il quale poi realizzeranno lavori. Novità assoluta il fumetto «Missione Gioeubia. Storie di roghi e di luci», curato da Tiziano Riverso, Andrea Della Bella, Marilena Lualdi, Chiara Massazza: domani sarà a disposizione in piazza San Giovanni e in piazza Santa Maria a bordo di un’apecar, attrezzato per l’occasione.

Il falò è un rito che sarà celebrato in tutto il Varesotto, a Gallarate l’appuntamento è all’oratorio di Caiello alle 20 con la Pro Loco, dopo il rogo della Giubbiana (questo il nome gallaratese) un buon piatto di risotto con la luganiga, a Castellanza invece alle 19.30 tutti in piazza Libertà per il falò e la polenta e bruscitti mentre a Lonate Pozzolo il fantoccio, esposto per l’intera giornata in piazza Sant’Ambrogio, finirà al rogo alle 19.45, nel cortile del municipio.