"Spalloni" all'aeroporto, il contrabbando ha cambiato rotta verso Malpensa

La porta d’ingresso per tabacchi da importare illecitamente è diventata l’aeroporto di Malpensa, crocevia dei traffici più vari: dalla droga in tutte le sue forme, ovuli ingoiati e custoditi pericolosamente in pancia compresi, fino al denaro contante

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Varese, 22 novembre 2014 - Un tempo erano personaggi un po’ romantici esperti nell’arte di arrangiarsi che con le loro «bricolle» cariche di stecche passavano avventurosamente il confine fra Svizzera e Italia. Adesso anche il contrabbando di tabacchi, lungi dall’essere sparito e, anzi, tornato in auge anche visti questi tempi di crisi, sceglie nuove frontiere e punti di passaggio. Archiviata da anni l’epopea immortalata in servizi della tv e in bianco e nero, la porta d’ingresso per tabacchi da importare illecitamente è diventata l’aeroporto di Malpensa, crocevia dei traffici più vari: dalla droga in tutte le sue forme, ovuli ingoiati e custoditi pericolosamente in pancia compresi, fino al denaro contante. Non stupisce, quindi, che nello scalo della brughiera negli ultimi tempi si siano moltiplicate le operazioni di sequestro di sigarette «fuori legge», al seguito dei «nuovi spalloni». Ieri la Guardia di finanza di Varese, nel cui gruppo rientra l’attività dei militari in servizio all’aeroporto intercontinentale, sotto la guida del comandante, il tenente colonnello Giuseppe Bua, ha diffuso un bilancio delle ultime operazioni che segnala un forte incremento del fenomeno.

Le Fiamme Gialle al lavoro nell’aerostazione, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane, nel corso delle specifiche attività quotidianamente effettuate a Malpensa in un solo mese hanno denunciato ben 22 passeggeri che trasportavano stecche di sigarette e altri tabacchi lavorati all’estero da importare «abusivamente» nel nostro Paese. Le «bionde» scoperte dai finanzieri erano nascoste all’interno dei bagagli portati in stiva o nelle sacche a mano. I soggetti individuati, secondo gli investigatori, sarebbero incaricati direttamente dagli esponenti di organizzazioni criminali attive in questo settore che sembrava relegato alle cronache antiche e invece sta conoscendo un momento di fioritura. In sostanza i nuovi «spalloni» scoperti con centinaia di pacchetti nei loro bagagli ricoprirebbero lo stesso ruolo degli ovulatori di cocaina, ricevendo - come i «colleghi» - un compenso nemmeno troppo di rilievo per rischiare in prima persona le conseguenze giudiziarie della loro attività abusiva. I tabacchi da introdurre illecitamente in Italia, però, arrivano anche attraverso un altro canale. I finanzieri, infatti, hanno intercettato numerose spedizioni doganali anche nell’area di Cargo City, provenienti prevalentemente dall’Europa dell’Est e dalla Cina. In tutto nel solo mese appena passato sono stati requisiti oltre 700 chilogrammi di tabacchi.

L'attività anticontrabbando, fanno sapere dal comando provinciale della Guardia di finanza, è scaturita da una mirata programmazione dei controlli, in ambito aeroportuale, volta ad analizzare sia i flussi dei viaggiatori che quelli delle merci, secondo precisi «indici di rischio», calibrati sulla provenienza dei voli e sulle caratteristiche dei passeggeri e delle spedizioni. Il bilancio al termine del periodo analizzato, dunque, si è rivelato del tutto soddisfacente: sono state denunciati a piede libero 22 persone (del loro destino, ora, si occuperà la procura di Busto Arsizio), mentre ad altri sette soggetti sono state contestate violazioni amministrative con conseguenti rilevanti sanzioni pecuniarie. Il gruppo della Fiamme gialle di Malpensa, come si può ben comprendere dai continui sequestri effettuati, si conferma come uno dei principali presidi a tutela della legalità sul territorio, con particolare riferimento a quella economico-finanziaria.R.V.