Ternate, operaio precipita nel vano dell'ascensore e muore

Fatale un volo di cinque piani. I colleghi organizzano colletta per la famiglia

Le ricerche sono state condotte dai carabinieri insieme ai vigili del fuoco

Le ricerche sono state condotte dai carabinieri insieme ai vigili del fuoco

Ternate (Varese), 28 agosto 2015 - Michele Franchini, un operaio di 20 anni, residente a Stezzano, in provincia di Bergamo, è morto dopo essere precipitato nel vano di un ascensore di un cementificio.

La struttura in questo periodo è ferma e il ragazzo, che lavorerebbe per una ditta esterna all'azienda di Ternate, sarebbe stato impegnato in opere di manutenzione.

L'allarme è scattato ieri sera quando i colleghi, al termine della giornata, non hanno più visto il giovane. Sono partite subito le ricerche, concluse tragicamente quando i carabinieri e i vigili del fuoco hanno individuato il corpo nella tromba dell'impianto. Per l'operaio, che ha fatto un volo di una decina di metri, non c'era più nulla da fare. 

Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, complicata dal fatto che nessuno ha assistito all'incidente, il ragazzo sarebbe sceso nel buco per recuperare una corda utilizzata nel corso dell'intervento di manutenzione. Mentre era impegnato nella discesa, per cause ancora in corso di accertamento, avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto.

"Vogliamo che l'incidente venga chiarito nella sua dinamica - spiega Flavio Nossa, della Fillea-Cgil di Varese - Per questo abbiamo già fissato un incontro con l'azienda, previsto per mercoledì 2 settembre. Prima, però, ci incontreremo con i lavoratori, con un'assemblea programmata per lunedì 31".

Il Coordinamento delle Rsu del gruppo proprietario dell'impianto, intanto, ha deciso l'avvio di una colletta collettiva tra i lavoratori da devolvere alla famiglia Franchini e ha richiesto all'azienda di raddoppiare l'importo che verrà raccolto.