Varese, centro a 30 all’ora: ok dai vigili urbani

«Misura possibile». Ascom: il vero problema è lo smog

Un'immagine del centro di Varese

Un'immagine del centro di Varese

Varese, 4 agosto 2015 - «Provvedimento superfluo, i veri problemi sono altri». «Al contrario, il centro storico sarà più attrattivo e si ridurrà il rischio incidenti». È acceso il dibattito sulla proposta avanzata dal consigliere comunale di Movimento Libero Alessio Nicoletti sulla possibilità di introdurre «zone a 30 all’ora» in città.

L’idea è stata formalizzata con una mozione che Nicoletti ha depositato ieri in consiglio comunale. L’idea è di introdurre il limite dei 30 chilometri orari in un alcune vie del centro storico. E in contemporanea sostituire l’asfalto con una pavimentazione in pietra. Nel lungo elenco stilato da Nicoletti spiccano le vie Volta, Carobbio, Bernascone, Sacco e piazza Monte Grappa. E l’area potrebbe allargarsi a comprendere le vie Magatti, Bagaini, Puccini, Speroni, arrivando fino all’asse costituito dalle vie Morosini, Vittorio Veneto e Aldo Moro. Nicoletti è sicuro: «La riduzione della velocità in quell’area scongiurerà altri incidenti. Conosciamo tutti la situazione della viabilità in via Sacco. Là un giorno sì e l’altro pure c’è un incidente». Un altro vantaggio, secondo il capogruppo di Movimento Libero, è costituito dal rilancio del centro storico, con una maggiore attrattività anche per il turismo proveniente dalla Svizzera: «Sarà più stimolante per pedoni e ciclisti percorrere le vie e sostare davanti alle vetrine. E di conseguenza ci saranno ricadute positive sulle stesse attività commerciali».

L’ultima parola spetterà però ai cittadini e ai commercianti, i quali potranno valutare l’iniziativa attraverso un sondaggio via internet e una consultazione fra i commercianti della zona. «Saranno loro a decidere. Se si dichiareranno contrari, ritirerò la proposta». Ma già si levano le prime critiche, così come le prime manifestazioni di sostegno. Marco Parravicini, fiduciario di Ascom, è perplesso: «Già oggi, nell’area indicata da Nicoletti, si formano lunghe colonne di veicoli. Quindi sarebbe superfluo ridurre la velocità. I problemi veri sono altri». Per esempio? «L’inquinamento è un fenomeno in costante crescita, legato alle lunghe file di auto che si formano a ogni ora del giorno. Quindi sarebbe più opportuno pensare a qualche intervento che sia in grado di far defluire il traffico in modo veloce». Rimane un interrogativo: un intervento del genere sarebbe tecnicamente fattibile e in linea con la normativa vigente? Per il comandante della Polizia locale, Emiliano Bezzon, non vi sarebbero pregiudizi di carattere tecnico o giuridico: «L’intervento si può fare». Ma l’ultima parola spetterà al consiglio comunale.