Varese, voragini nel ventre della Garibaldi: torna l’ipotesi abbattimento

La scoperta inattesa durante i lavori di riqualificazione dell'ex caserma

Il cantiere intorno all’ex caserma Garibaldi, lungo il perimetro che si affaccia su via Spinelli

Il cantiere intorno all’ex caserma Garibaldi, lungo il perimetro che si affaccia su via Spinelli

Varese 1 aprile 2015 - Non c'è pace per l’ex caserma Garibaldi. Sotto le fondamenta dello storico edificio di piazza della Repubblica sono state infatti trovate alcune cavità che si estendono per diversi metri. Scoperta dagli operai che stanno lavorando alla riqualificazione della struttura, la presenza dei cunicoli ha portato all’interruzione del cantiere e all’immediato ricorso a una consulenza che si occupi di studiare a fondo la situazione per capire come procedere. Il Comune di Varese ha affidato l’incarico a un pool di esperti, che mediante un’indagine con onde sonar avrà il compito di delineare l’esatta dimensione delle voragini.

Varie le ipotesi che circolano in questi giorni sull’origine delle cavità: potrebbero essersi formate negli ultimi anni o addirittura risalire a tre decenni fa, quando fu costruito il parcheggio sotterraneo di piazza della Repubblica. La scoperta dei cunicoli riporta sul tavolo l’annosa questione relativa all’abbattimento dell’ex caserma, di fatto bloccato da un parere della Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici: l’edificio non può essere buttato giù perché tutelato per legge in quanto risalente a oltre 70 anni fa e perché «significativo esempio di architettura militare».

Eppure la presenza delle voragini ha rilanciato l’ipotesi demolizione, con i promotori del gruppo Facebook «Facciamo respirare Varese» che si sono rivolti al ministro Franceschini in persona, invitandolo a osservare da vicino la situazione di modo che si trovi il modo per «aggirare» le disposizioni attualmente in vigore. «Purtroppo abbiamo un onere - ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Santinon -: quello di tenere in piedi l’edificio. Non rispettare il provvedimento della Soprintendenza potrebbe crearci problemi a livello penale, quindi per il momento focalizzeremo la nostra attenzione sugli studi alle fondamenta dell’ex caserma. Dobbiamo capire perché è successo questo disastro, e muoverci di conseguenza. Le ipotesi in merito sono varie, ma si è sempre parlato del fatto che le fondamenta della struttura non fossero così solide. Staremo a vedere». La perizia inizierà dopo Pasqua, e a questo punto è evidente che la riqualificazione dell’ex caserma Garibaldi subirà un brusco stop. Che sia temporaneo o meno, lo stabilirà il pool di esperti presto all’opera nel sottosuolo di piazza della Repubblica.