Calcio, Varese più forte di chi dice addio

Contro la Juve Stabia assenti i cinque giocatori in partenza, così il successo vale doppio di Luca Mastrorilli

Bettinelli Stefano (Alive)

Bettinelli Stefano (Alive)

Varese, 19 agosto 2014 - A Varese si fa sul serio. La qualificazione al prossimo turno di Coppa Italia, ottenuta con mezza squadra indisponibile, fa capire quanto il tandem Bettinelli-Di Stefano tenga ad iniziare bene la prossima stagione. Cercando, se possibile, di non ripetere gli errori di quella passata. E così, il 3-2 sulla Juve Stabia è per buona parte merito di una forte coesione da parte di tutto il gruppo, in cui ognuno si sente protagonista e titolare e nessuno viene lasciato da parte. È il frutto del lavoro di Bettinelli, che ha portato a Masnago questa ventata d’aria fresca già dallo scorso maggio. Domenica sera – nonostante le importanti assenze – la squadra ha tenuto bene il campo, lasciando solo le briciole (a dispetto di quanto dice il risultato) ad una Juve Stabia comunque gagliarda (prossimo turno con la Virtus Entella sabato alle 20.30).

Ma a Varese è come se si vivessero due realtà parallele. In una si respira tantissimo entusiasmo e voglia di iniziare una nuovo campionato, nell’altra, la partita si gioca negli uffici del calciomercato. Sembrava che la rosa potesse essere già pronta ad inizio agosto, ma il periodo estivo regala sempre colpi di scena e grandi ribaltoni. Oltre a Rea che ha le valigie pronte per Trapani, lascerà Varese anche Di Roberto (Carpi o Livorno per lui). Ma non è finita qui, perché sono state imbastite trattative anche per Cristiano Rossi, Damonte e Laverone. Questi giocatori hanno chiesto di non prendere parte alla partita, e sono stati accontentati. Bettinelli può dunque essere felice, perché la qualificazione è arrivata anche senza di loro, che si aggiungevano agli infortunati Forte, Miracoli, Scapinello, Momentè e Falcone. Ulteriore dimostrazione della forza del gruppo biancorosso, che ha battagliato senza dieci elementi potenziali titolari (o quasi).  Un discorso a parte, però, lo merita Lupoli. Anche per l’ex Arsenal è molto concreto l’addio al Varese, ma lui ha preferito rendersi comunque disponibile per la sfida. Scelta che è stata premiata, perché è stato il trascinatore dei biancorossi con una bella doppietta (rigore e gol da puro opportunista). Due reti che sigillano la prova migliore di Lupoli da quando veste la maglia del Varese: arrivato nella scorsa estate, ha vissuto mesi incolore, fino a concludere la stagione in Ungheria, all’Honved. A fine partita è stato sibillino: «Non ho mai detto di voler andare via, anzi, spero di rimanere qui perché voglio onorare il contratto mettendo in mostra le mie doti che lo scorso anno, tra infortuni e scarso utilizzo, non sono uscite. Quest’anno spero sia migliore». Ambrosetti potrebbe addirittura decidere di tenerlo. Di certo, la dirigenza biancorossa ha apprezzato moltissimo la professionalità del centravanti. Una seconda chance non si nega a nessuno.