Il calcio nel pallone, club a un passo dal baratro: «Sparire? Un vero dramma»

Varese, stagione di Lega Pro in forse, angoscia fra i tifosi

Tifosi del Varese allo stadio

Tifosi del Varese allo stadio

Varese, 4 luglio 2015 - Preoccupazione e angoscia. Varese rischia di rimanere senza il calcio che conta, e l’ansia in città continua a crescere. L’inattesa uscita di scena di Alì Zeaiter, insediatosi al vertice del club biancorosso meno di un mese fa (era il 6 giugno), mette sempre più in forse il futuro della società di via Manin. L’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro (che il Varese affronterebbe con un pesante -4 in classifica) non è ancora stata perfezionata, e il milione di euro abbondante necessario per saldare i debiti non è certo semplice da trovare in 10 giorni (scadenza il giorno 14).

Dopo il passo indietro compiuto dall’ormai ex proprietario, presidente e amministratore delegato libanese, alle redini del club restano il braccio destro di Zeaiter, Massimo Trainito, e il direttore generale Giuseppe D’Aniello, chiamato ancora una volta a gestire una situazione davvero complicata. Difficile capire cosa potrà succedere, ma è ovvio che le prospettive non possono certo definirsi ottimistiche.

Proprio ieri, i vertici della società biancorossa sono stati incontrati dal sindaco Attilio Fontana, che ha chiesto spiegazioni sullo «stato dell’arte» e invitato la dirigenza a fornire risposte entro pochi giorni. «Non si può più andare avanti così - ha commentato il titolare di Palazzo Estense -. Oggi (ieri, ndr) ho avuto un colloquio con i vertici del club in merito alle reali possibilità del Varese di andare avanti: ho chiesto che si arrivi a breve a una risposta definitiva, e mi è stato garantito che entro martedì il quadro sarà finalmente chiaro». L’intervento di Fontana è paradigmatico di quanto la situazione sia delicata. «I termini per l’iscrizione al campionato stanno per scadere - ha sottolineato il primo cittadino -, e ad oggi non sappiamo cosa potrà accadere. Ad ogni modo, un conto è perdere sul campo e retrocedere, un altro è rischiare di non avere più una squadra di alto livello: la scomparsa del Varese rappresenterebbe un dramma per tutta la città».

La preoccupazione del sindaco è condivisa dai sostenitori della Curva Nord, che oggi sfileranno per le vie di Masnago, e da volti noti come la madrina biancorossa Sarah Maestri. «Purtroppo non potrò partecipare al corteo di domani (oggi, ndr) - rivela l’attrice luinese -, anche se avrei voluto, perché ci tengo e perché sto dalla parte dei tifosi. Mi sembra di vivere una situazione degna di una soap opera: non si capisce come mai un dirigente insediatosi solo poche settimane fa abbia già deciso di tirarsi indietro, e a noi tifosi non resta che sperare e pregare. Temo fortemente che Varese resti senza calcio di alto livello, e perciò mi auguro che l’iscrizione alla Lega Pro venga regolarizzata. Ultimamente, però, sono stati così tanti i colpi di scena che ormai non sappiamo più cosa aspettarci».