Ordinanza contro il burqa, il sindaco di Varese: un'esigenza per la sicurezza

Il primo cittadino Attilio Fontana ha trasmesso l'ordinanza al Prefetto Giorgio Zanzi: "Valuterò con grande attenzione". Il sindaco conta su un via libera in tempi brevi. Nei giorni scorsi è scattato il divieto in Canton Ticino

Burqa (Ansa)

Burqa (Ansa)

Varese, 26 novembre 2015 - Burqa vietato a Varese? E' questo l'obiettivo del sindaco di Varese Attilio Fontana, che conta su un'approvazione rapida in modo da far entrare in vigore l'ordinanza in poche settimane. "La mozione è passata con venti voti favorevoli, sette astensioni e uno solo contrario - spiega Attilio Fontana - sono stato sollecitato a procedere e ho inviato la bozza dell'ordinanza al Prefetto affinché possa valutarla e spero che non vi saranno opposizioni. Il periodo che viviamo ci obbliga a tenere conto della necessità della sicurezza dei cittadini e non è una valutazione politica, ma un'esigenza rafforzata anche dall'analisi fatta dal Procuratore Aggiunto di Venenzia Carlo Nordio. Non mancheremo di dialogare con le comunità islamiche presenti sul territorio anche in questo senso". 

Il Prefetto di Varese Giorgio Zanzi, al quale il sindaco varesino ha trasmesso l'ordinanza, approvata nel gennaio scorso in consiglio comunale, per vietare l'uso del burqa nei luoghi pubblici o aperti al pubblico ha precisato: "Non posso esprimere alcun giudizio perché non ho ancora avuto modo di leggere il documento, lo valuterò con la dovuta attenzione, il tema è ovviamente correlato a quanto sta accadendo in questo momento storico. Viviamo nel giusto livello di preoccupazione ma non ho evidenze di situazioni di allarmismo particolare", ha aggiunto il prefetto ricordando che a Varese ci sono comunità islamiche storiche "Ci sono comunità che conosciamo bene - ha detto Zanzi - e anche a loro cerchiamo di garantire la sicurezza". Oggi in Regione, la cosigliera Lara Magoni ha presentato una mozione urgente per prevedere il "divieto concreto di indossare qualsiasi indumento o mezzo di dissimulazione e travisamento del volto". 

IN SVIZZERA - Solo pochi giorni fa è arrivata la decisione del Canton Ticino, il primo cantone elvetico a proibire il velo integrale nei luoghi pubblici. La legge segue la decisione popolare del referendum di settembre 2013. Il 65,4% dei votanti ticinesi aveva approvato l'iniziativa che chiedeva di iscrivere nella costituzione cantonale il divieto di dissimulare il volto in luoghi pubblici. Le donne che indosseranno il niqab o il burqa potranno essere pesantemente multate. Ora il comitato che aveva lanciato l'iniziativa si augura che l'esempio ticinese faccia scuola in tutta la Svizzera.