"Stop alla Buona Scuola". Gli studenti varesini in corteo dopo anni

Una cinquantina tra liceali e universitari. "Torna il movimento contro tagli e scuole-aziende"

Il corteo degli studenti varesini contro la riforma della "buona Scuola"

Il corteo degli studenti varesini contro la riforma della "buona Scuola"

Varese, 9 ottobre 2015 - L'ultima volta era stata nel 2012 contro il disegno di legge Aprea, riproposto dal ministro Profumo e dal Governo Monti. Questa volta sono scesi in piazza contro la riforma della Buona Scuola, ministro Giannini e Governo Renzi, di tutt'altro colore. Sono gli studenti delle scuole varesine, che dopo tre anni tornano a mobiltarsi in città, con un corteo spontaneo per le vie del centro. "Non vogliamo gli ingressi dei privati nelle scuole né nuovi tagli alle risorse e ai docenti. Diciamo no anche al preside sceriffo", protestano liceali e studenti dei tecnici e professionali, cui si unisce qualche universitario dell'Insubria.

Una manifestazione promossa da Unione degli studenti (Uds) e Rete della conoscenza, alla quale si sono aggregati il Collettivo Varese Rossa e il Collettivo la Scintilla di Luino. Il corteo, partito alle 9.30 dalla Stazione di piazzale Trieste, ha attraversato la città, passando da via Sacco, davanti al Comune, per raggiungere piazzale della Libertà, dove ha sede la Provincia. Una cinquantina i partecipanti. "Ma la mobilitazione deve crescere - ribadiscono i giovani dell'Unione degli studenti Varese -. Nelle scuole non ci sono spazi per riunirci e fare assemblee. Le aule magne vengono utitlizzate per fare spazio ad altre classi. Chiederemo a Provincia o Comune un luogo da ruotare tra i collettivi. L'importante è stato organizzare di nuovo un corteo a Varese, senza bisogno di raggiungere quello milanese".

I ragazzi dell'Uds contestano al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini "la mancanza di finanziamenti per ristrutturare le scuole. E dopo quattro settimane, in alcune classi mancano ancora i docenti o i supplenti". Più tranchant gli studenti di Varese Rossa e La Scintilla: "Continuano ad aumentare i prezzi dei trasporti. E le borse di studio universitarie diminuiscono. L'istruzione dovrebbe essere gratuita e libera per tutti. Invece diventa sempre più elitaria".