Le aziende tornano ad assumere In cima alla lista tecnici e manager

Oltre 8mila ingressi nel 2015: più 18% rispetto all’anno scorso

Per le imprese del Varesotto ordinativi in crescita e drastico calo degli ammortizzatori sociali

Per le imprese del Varesotto ordinativi in crescita e drastico calo degli ammortizzatori sociali

Varese, 29 agosto 2015 - Segnali di ripresa per l’occupazione. Ancora flebili, ma incorraggianti. E soprattutto da mettere a confronto con la ripresa autunnale. È quanto emerge dall’ultima indagine Excelsior relativa alle previsioni d’assunzione. L’analisi condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio parla di un incremento di assunzioni per Varese: ben 8.180 ingressi di nuovi dipendenti nel settore privato nel 2015. Ossia il 18% in più rispetto ai 6.920 dello scorso anno. Tale valore, a sua volta, era superiore a quello di 6.450 del 2012, anno in cui aveva toccato il livello più basso.

Purtroppo il saldo occupazionale previsto resta negativo: a fronte dei 8.180 ingressi dichiarati dalle imprese, sono annunciate 10.040 uscite di dipendenti. Il saldo finale è quindi negativo: meno1.860, inferiore a quello del 2014, che aveva segnato un meno 2.940. Sempre sulla base dell’indagine Excelsior, tra il 2014 e il 2015 l’area varesina presenta una crescita degli ingressi annunciati dalle imprese private in linea rispetto alla media nazionale (18%), ma inferiore a quella della Lombardia, dove il numero delle nuove occupazioni programmate è in aumento del 29%.

Questi due segnali, l’incremento degli ingressi e la contestuale riduzione del gap tra entrate e uscite – sottolinea il segretario generale della Camera di Commercio Mauro Temperelli –, sembrano evidenziare un mutamento di clima. Un mutamento che per ora resta timido, ma che appare in linea con altri indicatori relativi al nostro mercato del lavoro: così, le ore di cassa integrazione richieste, nel primo semestre dell’anno, sono scese del 31,7%.

Entrando nel dettaglio, si scopre che le aziende varesine interessate ad assumere sono il 14%, dato comunque inferiore al 26% che si registrava prima delle crisi esplosa nel 2008. Proprio in quell’anno il fabbisogno occupazionale dichiarato dagli imprenditori aveva toccato il picco di 13.770 unità.

Tra le professioni più richieste, le figure high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, si attestano a 2.110 unità, pari al 26% del totale (+2% rispetto al 2014). Le assunzioni medium skill previste dalla imprese private sono invece 3.250, equivalenti al 43% (+5% nel confronto annuale). Di queste, 1.020 sono di impiegati e 2.510 di figure tipiche del commercio e dei servizi. Il rimanente 31% comprende le assunzioni di operai e figure generiche e non qualificate (-7%).

Anche i dati di consuntivo relativi al primo semestre 2015 evidenziano qualche segnale di recupero del mercato del lavoro varesino. Qui si parla non dei singoli individui assunti bensì dei contratti stipulati, considerate tutte le tipologie, rapporti a progetto e interinali compresi, e tutti i comparti dell’economia, pubblico impiego incluso. In provincia di Varese tra gennaio e giugno i contratti stipulati sono cresciuti dai 49.943 del 2014 ai 53.970 di quest’anno (+8%).