Arcisate, droga scoperta dopo la fuga in auto: due arresti

I militari della Guardia di finanza sono risaliti a uno dei presunti spacciatori grazie a un telefonino perso nella boscaglia

Lo stupefacente sequestrato dai finanzieri

Lo stupefacente sequestrato dai finanzieri

Arcisate (Varese), 24 novembre 2015 - Arresti al telefonino. Quello smarrito da un fuggitivo durante la ritirata nella boscaglia, ma anche quello utilizzato dal presunto complice per ricevere un messagio whatsapp dall'amico che se l'era battuta tra gli alberi.

I militari della Guardia di finanza di Gaggiolo hanno arrestato due italiani di 26 e 24 anni, accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, sequestrando in parallelo una cospicua quantità di droga.

Il doppio colpo alla criminalità risale a ieri notte. I finanzieri stavano pattugliando il territorio di confine, quando hanno notato una Panda che, avvistata la vettura con le insegne delle Fiamme gialle, ha invertito rapidamente la marcia. I militari si sono messi alle calcagna dell'utilitaria. Nel corso dell'inseguimento il passeggero si è gettato fuori dall'abitacolo, scappando nell'oscurità. Il conducente, da parte sua, ha provato a liberarsi di un involucro sospetto.

Dopo qualche chilometro gli investigatori sono riusciti a bloccare l'auto in ritirata, recuperando anche il "pacchetto" buttato per strada, rivelatosi poi un panetto di hascisc. Mentre erano impegnati a identificare il pilota dell'auto, un italiano di 26 anni già noto alle forze dell'ordine, hanno udito gli squilli di un telefonino nel buio della vegetazione.

E' partita così una seconda ispezione, conclusa con il ritrovamento dell'apparecchio, appartenente al giovane che si era lanciato fuori dalla Panda, e di un altro pacchetto pieno di hascisc e marijuana. I militari, analizzando il telefonino e incrociando i dati in esso contenuti, hanno identificato un secondo ragazzo, italiano di 24 anni.

Questi, ignorando che il compagno di scorribanda fosse già finito nelle mani dei militari, lo aveva contattato da un secondo smartphone e in un messaggio whatsapp gli aveva chiesto cosa fosse successo. In men che non si dica si è visto piombare i finanzieri in casa.

Sia il suo alloggio, sia l'appartamento del primo giovane catturato sono stati perquisiti con attenzione. In una delle due case è stata trovata altra droga, nascosta in un contenitore per integratori alimentari che il proprietario aveva provato, nuovamente senza successo, a scagliare fuori dalla finestra.

Bilancio finale dell'operazione: l'arresto dei due ragazzi, entrambi con alle spalle altre accuse riguardo lo spaccio di stupefacente; il sequestro di 500 grammi di hascisc e di 70 di marijuana e lo stop alla Panda.