"Alieni, mandateci un messaggio". L'osservatorio vuole parlare con ET

Si tratta di un rivoluzionario sistema per cercare messaggi di eventuali civiltà intelligenti extraterrestri: scandagliare il cielo alla ricerca di potentissimi impulsi di raggi laser lanciati da alieni

ET, l'extra terrestre

ET, l'extra terrestre

Tradate (Varese), 31 agosto 2014 - Esistono forme di vita aliene? E, qualora la risposta sia affermativa, sono in grado di inviarci messaggi? E cosa ci vogliono dire. A queste domande cercherà di dare una risposta un progetto scientifico avviato all’osservatorio astronomico Foam 13. Si tratta, dicono i responsabili della struttura di un «rivoluzionario sistema per cercare messaggi di eventuali civiltà intelligenti extraterrestri: scandagliare il cielo alla ricerca di potentissimi impulsi di raggi laser lanciati da alieni».  Fino a oggi tutti i metodi impiegati per «intercettare» qualche segnale da eventuali extraterrestri si sono rivelati un flop. «Anche se ciò ci fa sentire molto soli è quasi certo che la situazione cambierà - spiega il dottor Claudio Maccone, responsabile del progetto Seti per l’Italia e responsabile della sezione Seti della Foam 13 - Poiché, statisticamente, è certo che esistono altre civiltà nell’Universo ed è molto probabile che abbiano inviato messaggi, è necessario avvalersi di tutte le tecnologie esistenti per riceverli. Fino ad oggi non abbiamo pensato al laser perché non avevamo la tecnologia adatta per ricevere gli impulsi. Ora esiste e quindi va utilizzata». Gli impulsi laser possono essere raccolti sulla Terra anche con un relativo piccolo telescopio e un’adeguata attrezzatura. Così da alcuni anni a questa parte alcune Università americane hanno dato vita in modo sperimentale a questa ricerca che ora prende il via anche in Italia, all’osservatorio di Tradate e per la prima volta in Europa.  «Abbiamo messo a punto un sistema molto simile se non migliore di quello utilizzato dalle università e osservatori astronomici americani - spiega Roberto Crippa, presidente di Foam 13 - con risultati del tutto paragonabili ai loro a costi ragionevoli E grazie ai costi contenuti vorremmo che si venga a creare una rete italiana di osservatori che faccia capo a noi». Al lavoro sul progetto ci sono il dottor Giuseppe Savio, responsabile del progetto Foam 13-Oseti e il dottor Alberto Villa. I telescopi, dapprima, verranno verso le stelle attorno alle quali «c’è la certezza che ci sono dei pianeti» scoperti dalla sonda Kepler, spiega Roberto Crippa. A oggi infatti, sono circa 1800 i pianeti extrasolari noti che ruotano attorno a stelle relativamente vicine a noi. Tra quei corpi celesti almeno una decina possiedono caratteristiche che si avvicinano a quelle terrestri e quindi non è da escludere che, su di essi, vi siano forme di vita anche intelligente.