Allarme alghe tossiche nel lago di Varese. Il sindaco: "State lontani dall'acqua"

I tecnici dell'Asl hanno evidenziato una significativa presenza di cianobatteri, che possono causare dermatiti, irritazioni delle vie aeree vomito e nausea

Alghe nel lago di Varese

Alghe nel lago di Varese

Varese, 20 settembre 2014 - Stop a qualsiasi contatto con le acque del lago di Varese. La comparsa di «isole» di alghe e schiume, notate quest’estate da alcuni frequentatori delle zone costiere del bacino, costringe il Comune a correre ai ripari. In attesa di interventi di pulizia, infatti, il sindaco Attilio Fontana ha firmato ieri un provvedimento per avvisare la cittadinanza che, in prossimità delle sponde in territorio comunale di Varese caratterizzate dalla presenza di fioriture di alghe, soprattutto se accompagnate da schiume, «dovranno essere evitati contatti diretti e prolungati con le acque del lago di Varese». I tecnici dell’Asl nei giorni scorsi hanno eseguito controlli tossicologici e microbiologici che hanno evidenziato una significativa presenza di alghe potenzialmente tossiche dette cianobatteri, pur in assenza di livelli di tossine algali pericolosi per la salute umana. L’avviso - che, sottolineano da Palazzo Estense nella nota stampa sulla misura è «di carattere precauzionale» è stato predisposto perché, si legge ancora nel comunicato, «i cianobatteri possono produrre tossine pericolose che possono manifestare effetti indesiderati sulla salute umana, di diversa natura a seconda delle concentrazioni e delle vie di esposizione (dermatite, irritazione oculare e delle vie aeree, fenomeni gastroenterici, quali nausea, vomito e diarrea, difficoltà respiratorie, cefalea, febbre e altre patologie) a seguito di esposizione per contatto diretto, inalazione di materiale aerosolizzato (soprattutto nei soggetti allergici) e ingestione involontaria di acqua contaminata». 

Al di là della misura del Comune, resta sul tavolo il problema di come far sparire le alghe, sviluppatesi anche in seguito alle continue precipitazioni di quest’estate anomala, che ne hanno favorito la fioritura. L’esigenza di intervenire, a Varese come nei centri più piccoli, cozza con le difficoltà di bilancio dei municipi. L’ipotesi che si fa strada, annunciata durante un incontro fra specialisti e pescatori della cooperativa attiva sul lago (nel quale è stato confermato come al momento la fauna ittica non corra pericoli per il proliferare di alghe), è quella di realizzare un sistema di fitodepurazione.