Terremoto in Nepal, Confortola: "Non si può proseguire, cercheremo di scendere a valle"

L'alpinista valtellinese si trova nello Stato asiatico per tentare la scalata al suo nono 8mila metri. ma ha deciso di riunciare: "Troppi i rischi per le valanghe che cadevano in zona anche prima del sisma"

Marco Confortola

Marco Confortola

Sondrio, 26 aprile 2015 - Dopo il disastro di sabato 25 aprile, è di magnitudo 6.7 la nuova forte scossa di assestamento che ha investito il Nepal oggi ed è durata per quasi due minuti. "Sto bene, ma sono stato svegliato da una forte scossa di terremoto". Queste le prime parole pronunciate dall'alpinista Marco Confortola, 44 anni, di Valfurva ( Sondrio), quando la madre Elena lo ha raggiunto in Nepal grazie al telefono satellitare per fargli gli auguri per l'onomastico. È stato lo scalatore della Valtellina, a quota 4500 metri circa del campo base, a informare i familiari del terribile sisma che ha seminato morte e distruzione.

Confortola si trova nello Stato asiatico perché avrebbe dovuto tentare, nei prossimi giorni, la scalata al suo nono 8mila metri. "Ora non appena le condizioni meteo lo consentiranno cercherò di scendere a valle - ha detto Confortola - Non si può proseguire nell'impresa. Troppi i rischi per le valanghe che cadevano in zona anche prima del terremoto".