di Francesca Cozzi

Rozzano, 27 aprile 2013 - Quattro anni di squalifica per aver schiaffeggiato e dato una testata all’arbitro durante una partita di calcio. Così Marcellino Angelo Meraviglia, giocatore del Real 2000 Rozzano di soli 13 anni, per i prossimi 48 mesi non potrà mettere piede in campo. Un verdetto esemplare da parte del giudice sportivo che ha anche tenuto conto della giovane età del calciatore evitando quindi di conferire il massimo della pena. Una violenza ingiustificata, scaturita da una ammonizione durante il match contro il Locate, il 20 aprile scorso. Alla vista del cartellino giallo Meraviglia ha imprecato contro il direttore di gara e decisione conseguentemente convertita in espulsione.

E in pochi secondi il tredicenne ha perso la ragione e ha colpito l’arbitro prima con un violento schiaffo, poi (prendendolo per le orecchie) con una testata. Partita sospesa e direttore di gara che accusando nausea e giramento di testa, si è recato all’ospedale dove gli è stato riscontrato un trauma cranico con prognosi di cinque giorni. «Non ammettiamo in modo assoluto che sui terreni di gioco si verifichino eventi analoghi. Non è questo lo spirito con cui vogliamo che i nostri ragazzi giochino» la reazione dei vertici dell’Associazione Arbitri. In realtà, però, fatti così accadono spesso. Solo pochi giorni fa ha fatto notizia la squalifica per 36 mesi di un altro tredicenne. Ragazzini che occupano pagine di giornali per attimi di follia.