Assago, 20 giugno 2011 - E' cominciata la grande festa latinoamericana che per due mesi porterà il meglio della musica, dei suoni, dei sapori e della cultura sudamericana alle porte di Milano. La 21esima edizione del Latinoamericando Expo 2011 sarà senza dubbio un’edizione molto speciale, tutta dedicata al suo ideatore e fondatore Juan Josè Fabiani, detto Pepe, scomparso il 18 aprile scorso a soli 51 anni. Il Capo.

Così lo chiamavamo quelli dello staff. Una figura importante che ha trascorso la maggior parte della sua vita dedicandosi alla realizzazione di un sogno: portare un angolo di America Latina in Europa. E Fabiani ha fatto molto di più. Ha dato vita a una kermesse che non ha eguali fuori dai confini sudamericani. Una realtà straordinaria che ogni anno, per due mesi, consente di conoscere tutto di tutti i Paesi del Centro e Sud America.

Attraversando la porta d’ingresso all’area festival, come d’incantesimo si inizia un viaggio che va da Cuba, al Messico, dall’Argentina al Perù, dalla Colombia all’Ecuador, dal Brasile all’Uruguay. E ogni anno fanno festa non solo i sudamericani presenti nel nostro Paese, ma anche centinaia di migliaia gli italiani. Latinoamerciando per Assago, per il sud Milano e per tutta la provincia vuol dire migliaia di posti di lavoro, centinaia di attività commerciali e piccolo artigiani che lavorano.

Dai posteggiatori, ai venditori di bibite fuori dall’area festival, ai circa mille ragazzi impegnai fra bar, ristoranti, personale per la sicurezza, a tutto l’indotto che opera attorno al Villaggio creato da Pepe Fabiani. La sua strada è iniziata ventuno anni fa in Piazza del Cannone a Milano con il primo di quello che sarebbe diventato un appuntamento fisso dell’estate milanese. Dopo la prima serata dedicata proprio a Fabiani, la grande avventura continua questa sera con lo spettacolo di tango argentino «Tango Moreno», spettacolo ispirato alla biografia di Carlos Gardel.