Motta Visconti (Milano), 17 giugno 2014 - Carlo Lissi, l’uomo accusato di avere ucciso la moglie e i due figli nella villa di famiglia a Motta Visconti ha trascorso le sue prime 24 ore in carcere in isolamento e senza tradire emozioni particolari. Lunedì mattina, dopo il lungo e pressante interrogatorio cui è stato sottoposto, alla fine del quale ha confessato il triplice omicidio, è stato trasferito in carcere a Pavia, dove è sotto costante monitoraggio. Secondo quanto riferito non avrebbe tenuto comportamenti anomali anzi, non avrebbe smentito l’impressione da "uomo di ghiaccio" che ha fatto nelle prime fasi dell’arresto.

"Mentre il padre, il nonno dei bambini uccisi, si è sentito male per il dolore ed è stato portato via in ambulanza - racconta un investigatore - lui prima si è fatto portare una pizza perchè aveva fame e poi è andato a casa a dormire. E quando è stato richiamato in caserma, dopo aver riposato per diverse ore, ed è passato da persona informata dei fatti a indagato, si è lasciato andare solo in due momenti: quando i carabinieri gli hanno contestato la sua passione per una collega, mettendolo con le spalle al muro, e quando, durante la confessione, ha ripercorso gli attimi e le modalità con cui ha sgozzato i due due figli di 5 anni e di 20 mesi. Qualche lacrima, non certo un pianto disperato, e nessun’altra reazione emotiva".

L'AUTOPSIA SUI CORPI DELLE VITTIME - Il pm che coordina le indagini sul triplice omicidio di Motta Visconti, Giovanni Benelli, ha inoltrato oggi la richiesta di convalida dell’arresto per Carlo Lissi, l’uomo posto in stato di fermo con l’accusa di aver ucciso la moglie e i suoi due figli nella villa di famiglia. Domani potrebbe già tenersi l’interrogatorio di convalida da parte del gip Annamaria Oddone. Sempre domani, inoltre, è prevista l’autopsia delle tre vittime. Gli inquirenti stanno cercando di velocizzare al massimo le procedure, in modo da poter affidare le salme alla famiglia il prima possibile e poter fissare i funerali, che a questo punto potrebbero tenersi prima della fine della settimana.

Nei prossimi giorni potrebbe anche svolgersi il sopralluogo del Ris nella villa della strage che era previsto per domenica scorsa, e che è stato sospeso quando Lissi è stato posto in stato di fermo per permettere alla difesa di esercitare i diritti di garanzia dell’indagato. "Le indagini sono sostanzialmente finite - spiegano i carabinieri - ma gli accertamenti no, perche’ le circostanze della confessione vanno verificate e confermate con nuovi rilievi mentre i primi esami vanno approfonditi in laboratorio.
Proprio per questo è stato fatto intervenire il Ris di Parma".