Cesano Boscone (Milano), 18 aprile 2014 «Lo aspettiamo a braccia aperte, credo che questo sia un colpaccio per la Sacra Famiglia e per Cesano Boscone». Bruno Dapei, delegato cittadino del circolo cesanese di Forza Italia, da sempre vicino al premier, commenta l’arrivo di Silvio Berlusconi qui dove sconterà la sua pena trasformata in servizi sociali. «Sicuramente il suo arrivo porterà notorietà a Cesano, come sempre ci saranno frotte di cronisti ad aspettarlo — prosegue Dapei — ma sarà sicuramente un evento positivo. Dappertutto, dove è passato, ha sempre lasciato un buon ricordo. È un uomo generoso, che non si fermerà solo ad osservare l’aspetto superficiale ma scaverà a fondo nel tessuto cesanese. Conoscendo il suo carattere, farà molto di più di quello che è scritto nel dispositivo dei giudici. Lascerà il segno».

Dunque, ora che l’arrivo dell’ex premier è sulla bocca di tutti e spacca in due l’opinione popolare, il suo partito si sta organizzando per riservargli la giusta accoglienza. «Rispettando le regole e i luoghi in cui andrà ad operare — spiega Dapei — faremo di tutto per fargli sentire il nostro affetto, il nostro sostegno. Speriamo, in questo modo, di alleggerire quello che, comunque, non sarà un momento piacevole; la sua venuta a Cesano non è infatti una gita di piacere». Cesano non è l’unica realtà che si sta organizzando su territorio. «Attraverso la nostra presenza, che non sarà per nulla invasiva ma, al contrario, rispettosa di tutto e di tutti — spiega Roberto Mei, consigliere di Forza Italia a Corsico — gli dimostreremo che non è solo, che crediamo in lui».

Secondo le prime ipotesi Berlusconi potrebbe arrivare dopo le festività pasquali, quando tutte le formalità, anche burocratiche, saranno sbrigate. Prima di essere indirizzato al reparto dovrà sottoporsi a un corso di formazione come volontario: secondo le prime indiscrezioni dovrebbe svolgere servizio nella Rsa interna all’istituto principale, il quartier generale in piazza Monsignor Moneta.

Oggi i volontari che gravitano intorno alla Sacra Famiglia sono seicento tra singoli, religiosi, gruppi e associazioni. Tutti sono accolti e affiancati dalla fondazione prima del loro inserimento nell’istituto che si occupa di anziani ma anche di persone con fragilità gravi e gravissime.

di Francesca Santolini