Corsico (Milano), 24 marzo 2014 - Nuovi fondi da Regione Lombardia per risolvere, anche nell’hinterland, l’emergenza casa. Il Pirellone ha stanziato 8,1 milioni di euro per il recupero di almeno 540 alloggi sfitti in cattivo stato di manutenzione. «Abbiamo deciso di fare un altro sforzo per recuperare l’ingentissimo patrimonio inutilizzato a causa della cattiva manutenzione», spiega l’assessore regionale alla partita Paola Bulbarelli. A Milano e provincia sono 9mila, su un totale di 15mila alloggi pubblici, gli appartamenti sfitti e vuoti perché inagibili. Tra i comuni che potranno ottenere i fondi regionali anche Corsico e Cesano Boscone dove l’emergenza abitativa è particolarmente forte.

Nel Corsichese a breve saranno sistemati quattro appartamenti. «Martedì scorso – spiega l’assessore alla Casa Emilio Guastamacchia – abbiamo approvato il progetto definitivo per un importo di 39mila euro. Appena le opere saranno concluse, potremo procedere all’assegnazione attingendo i nominativi dalla graduatoria definitiva stilata dal Pirellone». Nella città dell’hinterland Sud Ovest di Milano ci sono, infatti, 1.123 alloggi pubblici, di cui 800 circa di proprietà Aler. «Poiché il massimo che verrà messo a disposizione per ciascun alloggio è di 15mila euro, stiamo individuando, tra le nostre proprietà, gli appartamenti adatti a tipologia di lavori e importo - prosegue Guastamacchia -. Tra aprile e maggio predisporremo il progetto, in modo da poter iniziare i lavori tra settembre e ottobre».

Un aiuto - quello di Palazzo Lombardia - che ha deciso di accettare anche Cesano Boscone dove, nei prossimi mesi, una novantina di sfratti potrebbero diventare esecutivi. «Da una parte – spiega l’assessore alle politiche sociali Lilia Di Giuseppe – abbiamo aperto il confronto con i proprietari e con gli ufficiali giudiziari per valutare le soluzioni che scongiurino il rischio concreto che le famiglie finiscano in mezzo alla strada da un giorno all’altro. Dall’altra, però, riteniamo fondamentale promuovere una collaborazione con la Regione, sia per mettere in cantiere interventi di manutenzione nei nostri quattordici alloggi, mettendone a disposizione di nuovi, sia in quelli Aler».

Ci sono, infatti, alcuni appartamenti al quartiere Tessera che risultano non assegnabili perché inagibili. Su questi l’amministrazione ha individuato, in accordo con l’Agenzia regionale, una soluzione laddove la famiglia assegnataria è disponibile ad anticipare i soldi necessari per i lavori, da scontare poi sul canone di locazione.

francesca.santolini@ilgiorno.net