San Giuliano Milanese, 20 marzo 2014 - «Un fatto inaspettato. E non si dica che la scuola non ha vigilato». Non vuole finire sul banco degli imputati la preside della scuola elementare sangiulianese dove lavora l’insegnante di 63 anni che l’altro giorno è stato arrestato dai carabinieri, con l’accusa di aver molestato alcune alunne. Le accuse — solo ipotesi per ora — a carico dell’uomo sono gravi. Il 63enne ora si trova rinchiuso nel carcere di San Vittore, dove aspetta la convalida del fermo da parte dei giudici.

L'episodio, come spesso avviene in questi casi, rischia d’innescare una girandola di polemiche: c’è chi potrebbe insinuare che la scuola sia venuta meno al suo ruolo di controllo. «Rigetto questa accusa nel modo più assoluto — chiarisce la preside —: quando un docente entra in classe è responsabile delle proprie azioni, civilmente e penalmente. Non possiamo certo guardare dallo spioncino. Per altro, sull’operato di questa persona non abbiamo mai ricevuto lamentele, solo manifestazioni di apprezzamento».

L’uomo, ormai prossimo alla pensione, residente nel Sud Milano, lavora in in quella primaria da alcuni anni (secondo indiscrezioni, si tratterebbe di un docente di matematica). Anche la moglie è insegnante. È stata la mamma di una bambina, vittima del presunto orco, a far scattare le indagini: dopo aver ascoltato i racconti della figlia, la donna è andata dritta in caserma. L’uomo è stato incastrato grazie a un circuito di microspie e telecamere, che ne avrebbe ripreso le mosse. Si è trattato di un’indagine-lampo, chiusa dagli inquirenti nel giro di pochi giorni.

«Confermiamo la piena fiducia nelle forze dell’ordine, incaricate di fare chiarezza sulla vicenda», conclude la dirigente scolastica. «Questo episodio, circoscritto, non deve compromettere il buon nome della scuola — la presidente del consiglio d’istituto —. Questa scuola si conferma un’eccellenza sul territorio». Sostenuta da un gruppo di genitori che si adopera per raccogliere fondi e promuovere eventi extra-didattici, la scuola è tra le più attive. Negli ultimi mesi ha ospitato anche alcune iniziative solidali realizzate dai bambini, come la raccolta di generi alimentari a sostegno delle famiglie bisognose.

Non è la prima volta che si verificano episodi del genere nelle scuole della provincia di Milano. Un episodio analogo è avvenuto nel 2013 in una elementare di Vimercate. Un bidello di 65 anni è stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale ai danni di alcune alunne. L’uomo è stato filmato dalle telecamere nei bagni della scuola mentre tratteneva una bambina contro la sua volontà. Sempre nel 2013 un uomo di 75 anni è stato arrestato a San Donato dopo aver palpeggiato un ragazzo di 17 anni negli spogliatoi della piscina comunale. «A mio marito piace scherzare», aveva detto la moglie dell’uomo, per cercare di giustificarne il gesto.

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