Corsico, 1 marzo 2014 - Presa di mira l’auto dell’assessore all’Urbanistica Emilio Guastamacchia. Quattro squarci nelle gomme della sua vettura privata parcheggiata vicino alla chiesa di piazza Europa durante lo svolgimento di un incontro pubblico sulla realizzazione del nuovo municipio: è questo l’ultimo episodio registrato in una città che negli ultimi tempi è stata, più volte al centro delle cronache per vandalismi, violenza, scarsa sicurezza percepita

Tutto è successo l’altra sera, poco prima delle 20, in uno dei quartieri più difficili della città. Nonostante la presenza – durante il giorno - di pattuglie fisse di militari dell’esercito e della Guardia di finanza, la sicurezza non è il «pezzo forte» di questa parte di città che i residenti avvertono come «dimenticata». Certo, stavolta la vittima dei vandalismi è un rappresentante delle istituzioni. Semplici vandali? Sulla volontà di colpire un esponente dell’esecutivo non ci sono dubbi: il pass per accedere al centro storico lasciato sul cruscotto della vettura privata dell’assessore appartiene solo ai rappresentanti del parlamentino locale.

«Sono tranquillo, anche se non c’è dubbio che sia un brutto segnale. Un gesto irragionevole e che non risolve i problemi che oggettivamente esistono. Come amministrazione stiamo lavorando con impegno sulla legalità e insisteremo senza farci intimidire. – ha detto Guastamacchia - Forse sarebbe utile rendere più civile la dialettica politica, che nell’ultimo periodo ha eccessivamente alzato i toni dello scontro, alimentando il senso di rabbia diffuso fra i cittadini».

Indagini sono ora in corso per accertare prima di tutto l’autore del gesto. Poi, il movente e se nel mirino c’è l’assessore o più in generale l’amministrazione. È verso questa seconda ipotesi che protende il Comune stesso. Solo pochi giorni fa, infatti, è stato registrato un caso anomalo: la foto di un altro rappresentante dell’esecutivo imbrattata da escrementi animali e affissa nella centralissima via Cavour. «Non sempre si riesce a rispondere adeguatamente alle richieste e ai bisogni crescenti - ammettono dal Municipio - con risorse economiche in costante e drastica diminuzione e il clima sociale sfiora la rabbia e l’esasperazione. Se il confronto politico si trasforma ogni volta in scontro, con attacchi personalistici, vengono messe in pericolo le istituzioni, ma anche la vita privata delle persone al servizio della città».

francesca.santolini@ilgiorno.net