San Giuliano Milanese, 11 gennaio 2014 - "Genia e Comune, il passato di San Giuliano è punteggiato di irregolarità". Lo afferma il sindaco Alessandro Lorenzano sull’onda di una relazione tecnica stesa dalla sezione regionale della Corte dei Conti. Nel documento — la determinazione 537 del 2013, trasmessa al Comune nelle ultime ore — viene esaminata la gestione economico-finanziaria dell’ente locale fra il 2009 e il 2012, con uno sguardo anche al pregresso (il periodo che decorre dal 2005, anno di approvazione dello statuto di Genia, la società in house).

Riprendendo alcuni aspetti che già altri organi (Tar e commissario prefettizio) avevano evidenziato, la Corte concentra la sua attenzione su alcune irregolarità che avrebbero caratterizzato la storia della municipalizzata, oggi in liquidazione a causa di una forte esposizione debitoria. In prima battuta, si ribadisce che il Comune non avrebbe esercitato sulla società il dovuto ruolo di direzione e controllo. "L’esame delle deliberazioni del Consiglio comunale 34/2005 e 63/2005 — si legge nella relazione — rende evidente, come accertato dalla giustizia amministrativa, come sia stato carente, ab origine, l’esercizio da parte del Comune dei poteri attribuiti al socio in primo luogo dal codice civile, nonché di quelli necessari ai fini della legittima, diretta attribuzione della fornitura di servizi a società partecipata (che dovrebbero concretarsi in qualcosa di analogo al controllo esercitato sui propri uffici)".

Non solo. "La Corte definisce ‘scatole vuote’ quell’insieme di società partecipate da Genia, costituite dai vertici della società stessa, senza l’approvazione del Consiglio comunale — dichiara Lorenzano — Questo sistema avrebbe provocato un danno economico all’ente locale, laddove le società di secondo livello hanno affidato a soggetti terzi alcuni incarichi, sul fronte dei lavori pubblici, bypassando il Comune". Altre perplessità vengono sollevate in merito ai compensi percepiti dal management di Genia e al trasferimento alla società del patrimonio immobiliare del Municipio (case, scuole e campi sportivi).

"Anche alla luce di questo documento — conclude il sindaco — ora l’augurio è che gli enti competenti facciano luce su eventuali responsabilità relative alla gestione pregressa della società e ai suoi rapporti col Comune". L’atto della Corte dei Conti è stato trasmesso anche alla Procura di Lodi.

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