Vernate (Milano), 6 gennaio 2014 - «Ieri sera abbiamo visto un po’ di movimento, abbiamo sentito far esplodere qualche petardo ma non avevamo idea del dramma si stava consumando nel capanno». A parlare sono i membri di una delle poche famiglie residenti a Cascina Doria, a pochi passi dal luogo in cui due sere fa Alice è stata ferita all’occhio da un colpo d’arma da fuoco esploso dalla pistola trovata da un compagno, Andrea. «A volte vengono qui a trascorrere delle serate — spiega la famigliola — si sente la musica e il vociare. Fanno bene, in questi posti non ci sono tanti locali. E lì non danno fastidio a nessuno».

Ultimo comune dell’hinterland milanese, al confine con la provincia di Pavia, Vernate è un Comune prettamente agricolo. I giovani protagonisti della drammatica vicenda, invece, sono residenti nella vicina Casorate Primo. Le indagini dei carabinieri proseguono serrate. Sentendo i partecipanti alla festa organizzata per il 15esimo compleanno di Andrea, le forze dell’ordine vogliono fugare ogni dubbio sulla ricostruzione dei fatti che sembra ricalcare quella rilasciata dal festeggiato. L'arma, ritrovata nelle campagne adiacenti agli orti, è risultata rubata diverso tempo fa e il suo stato di abbandono e trascuratezza potevano far pensare — a chi non ha conoscenze specifiche — che non fosse funzionate. Complice la terra sotto cui è stata per tanto tempo nascosta, anche strutturalmente la pistola poteva sembrare innocua.

Ma l’anomalo ritrovamento nelle campagne di Vernate non è l’unico registrato nei Comuni del Sud Milano. Alcuni anni fa, a Trezzano sul Naviglio, alcuni alunni impegnati nell’iniziativa Puliamo il Mondo avevano ritrovato una pistola a tamburo sotto un cespuglio in via Sant’Angelo. Fortunatamente in quel caso non ci furono conseguenze: vennero subito chiamate le forze dell’ordine che recuperarono l’arma permettendo ai piccoli di proseguire la loro opera di pulizia del parco in sicurezza. Non solo, anche le campagne di Buccinasco sono state per un periodo nascondiglio di armi da fuoco. In questo caso, vicino alle tangenziali erano stati trovati da un imprenditore agricolo due bazooka. Le armi da guerra, già cariche e quindi pronte all’uso, erano seppellite sotto 30 centimetri di terra.

 

francesca.santolini@ilgiorno.net