Cesano Boscone (Milano), 13 dicembre 2013 - Le indagini cercano conferme sugli orari e i movimenti di Anna De Santis, la pensionata trovata uccisa due giorni fa in un cantiere di Cesano Boscone. E cercano conferme sugli alibi delle persone che conoscevano bene e frequentavano la donna, strangolata e abbandonata in un sacchetto di plastica. Oggi pomeriggio o al più tardi domattina sarà eseguita l’autopsia che stabilirà il lasso di tempo in cui è avvenuta la morte dell’anziana. La svolta nelle investigazioni potrebbe arrivare da quel dettaglio, cioè il momento del decesso, uno spartiacque fondamentale per confermare o meno il racconto di come si sono svolte le sue ultime ore di vita. I carabinieri del nucleo investigativo ieri hanno sequestrato le immagini delle telecamere al bar tabacchi Simon’s di via Pasubio e quelle poste all’ingresso del supermercato Simply, a pochi metri dal bar.

In quella via, del quartiere Lorenteggio, passava molto spesso Anna De Santis, lì ogni mattina faceva la spesa, presumibilmente anche la mattina in cui è morta, ma soprattutto proprio in quel punto, tra la tabaccheria e il supermercato è stato ritrovato, a terra, il suo cellulare. Le telecamere di quella zona potranno raccontare qualcosa di interessante sull’ultima giornata di Anna, trascorsa in famiglia, con la figlia e i nipotini fino all’ora di pranzo. La donna, secondo il racconto della figlia che ha formalizzato denuncia alla caserma San Cristoforo, si era allontanata di casa alle 12.30 circa di giovedì scorso. La denuncia risale al giorno dopo, venerdì. Anna De Santis, 77 anni, giovedì esce, pare dopo una lite, e non fa rientro a casa. I figli la cercano, ma il cellulare squilla a vuoto, il giorno dopo il telefono della donna viene ritrovato davanti al supermercato da un uomo che risponde al telefono. È un muratore, uno straniero in regola con il permesso di soggiorno e incensurato, il suo racconto è stato verificato dagli investigatori che escludono possa essere coinvolto.

Le telecamere saranno utili per capire chi ha lasciato il cellulare in quel punto, e se la donna quella mattina aveva appuntamento con qualcuno in quella zona. Gli investigatori, coordinati dal pm Enrico Pavone, confermano che l’anziana è stata scaricata in cantiere in un momento successivo all’omicidio.

di Anna Giorgi