San Giuliano Milanese, 27 novembre 2013 - La variante urbanistica scatena un ciclone giudiziario, in Comune arrivano venti avvisi di garanzia. C’è aria di tempesta nel Municipio di San Giuliano Milanese, dove negli ultimi giorni una pioggia di notifiche è stata recapitata a politici e dirigenti amministrativi. Nel mirino della Procura della Repubblica di Lodi, che indaga sul cambio d’uso di un terreno di 32 mila metri quadrati oggi in capo all’azienda municipalizzata Genia, ci sarebbero il sindaco Alessandro Lorenzano (Pd), cinque assessori, 12 consiglieri comunali di maggioranza e tre dirigenti dell’ente. L’ipotesi è concorso in abuso d’ufficio.

L’inchiesta, scaturita da un esposto presentato da alcuni consiglieri comunali di minoranza, riguarda due delibere, una di giunta e una di consiglio, licenziate nel dicembre del 2012. Quegli atti contengono le linee d’indirizzo propedeutiche alla trasformazione di un terreno, oggi adibito a servizi, in un lotto residenziale. Reso edificabile, quel comparto potrebbe essere ceduto ai creditori di Genia per ripianare i debiti contratti dalla municipalizzata.

In altre parole, la variante urbanistica servirebbe a barattare la salvezza della società in house, gravata da un “buco” di 56 milioni di euro, con l’arrivo, in città, di nuovi complessi edilizi. Del resto, l’occasione è ghiotta: con la trasformazione, il valore dell’area passerebbe da due milioni ad almeno dieci milioni di euro. Inoltre, oneri ed extra oneri permetterebbero di far decollare servizi e strutture a uso dell’intera città, al primo posto la realizzazione di una nuova piscina pubblica.

L’operazione immobiliare, però, è stata osteggiata dai partiti e le liste civiche di opposizione, che contestano il provvedimento sia da un punto di vista formale sia sul fronte del contenuti. Quel terreno, secondo le minoranze, si trova in una posizione delicata, nel cono aereo dello scalo di Linate, fra parchi e fontanili. La destinazione urbanistica proprio non ci sta. Inoltre, a detta dell’opposizione, un’eventuale cessione dell’area a privati dovrebbe passare attraverso un’asta pubblica. Da qui la segnalazione al tribunale, che ora è entrato nel vivo dell’indagine. 

Nonostante la tegola che si è abbattuta sul Municipio, il sindaco Alessandro Lorenzano si dice fiducioso, convinto che la sua amministrazione abbia sempre agito in maniera trasparente. «E’ un atto dovuto, da parte della Procura, identificare i soggetti segnalati nell’esposto – dichiara -. Mi sono messo a disposizione degli inquirenti per fornire tutte le informazioni utili a favorire e accelerare lo svolgimento delle verifiche, delle quali attendiamo sereni la conclusione».