Trezzano sul Naviglio, 13 ottobre 2013 - Spostare all’esterno le 25mila auto che ogni giorno attraversano Trezzano sul Naviglio. È questo il sogno dell’Unione dei comitati, cittadini che da anni si battono in prima persona per migliorare la città in cui vivono. Proprio l’abbattimento del traffico è una delle battaglie portate avanti con tutte le giunte che si sono alternate alla guida di Trezzano. Una battaglia che ora sembra essere arrivata alla resa dei conti e che vede all’orizzonte la vittoria del comitato.

«Finalmente qualcuno ci dà ragione — spiega Giorgio Villani, dell’Unione comitati di quartiere che comprende i rioni Marchesina, Zingone e Centro Storico —. Sono vent’anni che chiediamo una tangenzialina esterna. Ora il commissario ci ha dato ragione evidenziando la necessità un progetto su cui lavorare».

Sarà il Centro studi Pim — forte anche della sua esperienza acquisita sui territori del Sud Milano — a realizzare il nuovo piano urbano del traffico e a trovare le soluzioni per sgravare il centro storico dai lunghi serpentoni di automobili che ogni giorno lo congestionano nelle ore di punta. La decisione è stata presa nei giorni scorsi proprio dal commissario prefettizio che in più occasioni ha evidenziato come a Trezzano, da troppi anni, non si progetti un’opera pubblica e di come la situazione viabilità sia al collasso. Una problematica più volte denunciata dai comitati che, anche in vista dell’approvazione del Pgt — ora rimesso in discussione — avevano presentato una serie di osservazioni.

Sulla tangenziale esterna si chiedeva una pronta realizzazione al fine di consentire la diminuzione del numero di veicoli sulla Vecchia Vigevanese. «Una diminuzione che vorrebbe dire valorizzazione del parco, più vivibilità, meno inquinamento — sostengono i comitati —. Inoltre avevamo chiesto che si attuasse al più presto il progetto a costo zero di pedonalizzazione delle vie Quasimodo, IV Novembre e Veneto che aspettiamo da anni».

Ai primi punti dell’intervento del Pim c’è il traffico registrato ogni giorno all’altezza del ponte gobbo, il ponte leonardesco che collega le due sponde del naviglio. Oltre allo scavalco della tangenziale, è l’unico collegamento viabilistico tra le due anime del Comune. Oltre a tentare di arginare questo problema, il Pim definirà anche uno schema di circolazione per migliorare la sicurezza della rete stradale.
francesca.santolini@ilgiorno.net