Cesano Boscone, 15 febbraio 2013 - Un colpo di pistola, un proiettile inesploso e ancora una croce – poi cancellata – su uno dei tanti cognomi iscritti sui citofoni di via Fratelli Rossetti. Un cognome già noto alle forze di polizia. Gli investigatori non hanno dubbi: si tratta di un avvertimento, di un atto di intimidazione che alza i toni in un lembo del Sud Milano in cui si è tornati a sparare. Tutto è successo mercoledì sera nel cuore del Tessera, il popoloso quartiere al confine tra Cesano Boscone e Corsico. Erano circa le 23 quando un forte botto seguito da un rumore di vetri infranti ha squarciato il silenzio di una normale serata invernale. I residenti non si sono allarmati, hanno pensato all’ennesimo petardo esploso da qualche ragazzo che voleva festeggiare il Carnevale. La mattina, però, lo scenario che si prospetta agli abitanti della zona è ben diverso. Il vetro del portone d’ingresso al civico 3 è in frantumi. A terra un bossolo e poco distante un altro proiettile inesploso. A quel punto viene lanciato l’allarme agli agenti della polizia locale, che hanno il comando a pochi metri di distanza, e ai carabinieri; subito la via si popola di uomini in divisa.

Durante i rilievi, gli agenti scoprono una croce, disegnata da poco, che copre il nome di uno dei tanti residenti del palazzo. Un segno fatto da chi ha esploso il colpo e lasciato il proiettile inesploso? Le indagini sono appena iniziate ma l’ipotesi più accreditata dai carabinieri è quella dell’avvertimento. A rafforzarla ci sono i diversi precedenti legati al nome indicato dal segno, nel corso della mattinata poi rimosso. Secondo quanto emerso dalle indagini, inoltre, ci sarebbe anche un diverbio tra alcune persone avvenuto a pochi metri di distanza qualche ora prima dell’intimidazione. Un litigio sul quale si sta cercando di fare chiarezza per capire se tra le persone coinvolte si sarebbero anche alcuni residenti della zona. Intanto, nella cittadina ma anche nei paesi limitrofi, l’argomento legalità tiene banco. "Un episodio molto grave - commenta il sindaco Vincenzo D’Avanzo - che ci preoccupa. Sono sicuro che la polizia locale e i carabinieri di Cesano riusciranno a individuare velocemente i possibili responsabili. Ritengo però necessario un intervento mirato della Prefettura, al fine di garantire tranquillità agli abitanti della via e del quartiere".

francesca.santolini@ilgiorno.net