Rozzano, 4 febbraio 2013 - È stato intitolato a don Pierino Bottazzoli il centro anziani del quartiere Ponte Sesto a Rozzano dove ieri mattina sono stati inaugurati i nuovi spazi di aggregazione di via Leopardi, realizzati su misura degli utenti. Una sala da biliardo e nuovi spazi per le attività degli over 60, così la struttura è stata ampliata dal Comune per rispondere in modo più efficace alle esigenze degli oltre 500 anziani che fanno riferimento alla struttura. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco, Massimo D’Avolio, e il presidente dei centri anziani, Pietro Litto. A fare gli onori di casa anche l’assessore alla Terza Età, Miriam Pasqui, e il collega di giunta Erico Gaeta, con delega ai Lavori Pubblici.
 

«È per noi un onore avere intitolato il centro anziani a don Pierino Bottazzoli — ha affermato il sindaco, Massimo D’Avolio — è stato un parroco molto amato da tutti gli abitanti del quartiere Ponte Sesto. Nonostante le difficoltà di bilancio in cui si trovano ormai tutti i Comuni, abbiamo voluto ampliare gli spazi del centro per offrire ai nostri cittadini più anziani una struttura accogliente, dove poter trascorrere il proprio tempo libero e stare in compagnia. I centri anziani sono una risorsa per la nostra città, un luogo di riferimento dove i cittadini possono trovare un sostegno per non sentirsi mai soli». In città sono attivi cinque centri anziani, che contano oltre duemila iscritti.

«Lavoriamo in modo attento e capillare sul fronte delle politiche per gli anziani — ha aggiunto D’Avolio —. Il nostro è un impegno prioritario, che ci vede impegnati con altre realtà del territorio. Lavoriamo in rete con i servizi sociali, i centri anziani, l’Università della Terza Età e tutti i volontari che all’interno dei centri anziani si occupano di organizzare i soggiorni climatici e le numerose attività di aggregazione. Dalle feste alle serate danzanti, i momenti di incontri e tutte quelle occasioni che servono ai nostri anziani per vivere più sereni». È stata una cerimonia molto partecipata, l’entusiasmo degli anziani era più che tangibile.
 

Tra le attività più gettonate dai rozzanesi ci sono gli orti comunali: «Il Comune ha attrezzato alcune aree demaniali destinate all’orticoltura — ha aggiunto D’Avolio —. Gli orti comunali sono un servizio rivolto a cittadini pensionati con più di 60 anni. Il Comune, a cadenza quinquennale, bandisce un concorso per l’assegnazione degli orti demaniali a seguito del quale viene predisposta una graduatoria per l’assegnazione». Le persone e i soggetti sociali che non hanno partecipato al bando possono presentare istanza all’Ufficio Servizi alla Persona.
patrizia.tossi@ilgiorno.net