Cesano Boscone, 8 gennaio 2013 - Bruna Brembilla ha deciso di rinunciare alla candidatura alle politiche. Lo ha annunciato la stessa consigliera provinciale lombarda, finita in un’inchiesta per presunti contatti con la ‘ndrangheta. Bergamasca di nascita, l’ex sindaco di Cesano Boscone, due mandati al Comune, ed ex assessore all’Ambiente della giunta Penati in Provincia (fino al 2009), rimase impigliata nelle maglie dell’inchiesta Giove (intreccio poltica-affari-’ndrangheta) della Procura di Milano, archiviata nel 2008. A togliere il sonno ai vertici del partito è un’informativa dei Ros di Milano del 2007, 400 pagine per ricostruire «l’andazzo» della politica lombarda con Brembilla al centro: nulla di penalmente rilevante, decisero gli inquirenti.

Oggi, per senso di responsabilità, consapevole della delicatezza del momento politico che stiamo vivendo, decido di rinunciare alla candidatura”, ha spiegato in una lettera al segretario Pd della Lombardia,Maurizio Martina, e inviata per conoscenza alla segreteria nazionale del Pd. Ancora una volta dimostro che per me non è importante ‘un posto’, ma l’affermazione delle politiche del Partito Democratico, candidato a guidare il paese in una delicatissima fase di transizione”, ha spiegato. “Ho partecipato alle primarie parlamentari del Partito Democratico ottenendo 1893 voti, un buon risultato. Un grande riscontro di fiducia e stima - ha ricordato Brembilla - che mi è stata espressa, frutto di un lungo lavoro politico e amministrativo sul territorio. Per questo rinnovato riconoscimento voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con me e che mi hanno votata”. “Nei giorni successivi alle primarie è cresciuta una campagna di stampa infondata e diffamatoria nei miei confronti, volta a colpire anche il Partito Democratico".