Trezzano sul Naviglio, 30 dicembre 2012 - Il giorno dopo il blitz della Guardia di finanza in città sono tutti sconcertati per l’assessore al Commercio Giorgio Rossetto che vendeva i botti di Capodanno proibiti. Monta anche la polemica politica e da più parti è arrivata la richiesta di dimissioni immediate. «Sarebbe un gesto di dignità. Lasciare l’incarico a questo punto è moralmente indispensabile per poter affrontare eventuali sanzioni alla sua attività commerciale — spiega Francesco Russomano, capogruppo della lista “Indipendenza Civica” — un gesto per i cittadini e per la città di Trezzano. L’assessore al Commercio deve essere il primo a dare il buon esempio, ma ha tradito la sua categoria. Se teneva i fuochi nascosti vuol dire che era consapevole che andava contro le leggi».

Il primo cittadino invece prende tempo e parla di semplice mancanza di permessi e nulla di più: «Appena gli è stata notificata la denuncia — spiega il sindaco Giorgio Tomasino — l’assessore mi ha immediatamente informato. Attendo però i dettagli della contestazione, anche se al momento sembra si tratti della mancanza di alcune autorizzazioni e non di detenzione di botti illegali».
 

Lo sconcerto della città. «Le notizie che abbiamo appreso sono gravi — commenta Fabio Bottero, consigliere del Pd —, siamo senza parole. Un vera follia che va oltre la questione politica». La polemica corre anche da commerciante a commerciante. Di questa storia che certamente avrà un seguito politico alla prima seduta del consiglio comunale e probabilmente anche un seguito amministrativo, restano le cifre da paura. Nell’operazione condotta dalle Fiamme gialle della compagnia corsichese: 70 chili di botti illegali sequestrati nella cartoleria dell’assessore, altri 350 in quella di Gaggiano e il resto, circa 1.200 chili in vari magazzini. Infine quattro persone denunciate. Una vicenda che ha avuto inizio a causa dell’insolto via vai notato nelle due attività commerciali in questi ultimi giorni. Ai finanzieri è bastato seguire i clienti per capire che erano sulle tracce di una vera e propria Santa Barbara, una polveriera nascosta sotto i palazzoni della zona del ponte gobbo.
 

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