Rozzano, 22 novembre 2012 - Ripresi i lavori per il prolungamento della linea tramviaria 15. E riapre il cantiere per il tratto del curvone che conduce al futuro capolinea. «Speriamo sia la volta buona — commenta il consigliere Marco Masini — anche se chiedere una data di fine lavori è inutile visto le innumerevoli interruzioni e i ritardi accumulati». I lavori erano stati bloccati lo scorso luglio. Metropolitana milanese infatti aveva revocato il contratto alla ditta appaltatrice per «gravi irregolarità»: si era parlato di problemi relativi al riempimento terra degli scavi e allo smaltimento del materiale proveniente dagli stessi.

Ma la realizzazione di cinque nuove fermate e del nuovo capolinea è un’Odissea senza fine. I lavori avrebbero dovuto terminare entro dicembre e il tram avrebbe dovuto raggiungere il nuovo capolinea di via della Cooperazione entro la primavera del 2013. La prima data di fine lavori, però, era stata fissata alla fine del 2009. I cantieri erano stati aperti nel 2008. Ma dopo gli scavi necessari per consentire la realizzazione di una nuova fognatura e lo spostamento di condotte e servizi vari (i cavi elettrici, le linee telefoniche e le tubature dell’acqua e del gas), interventi relativi al primo lotto di lavori , l’opera era stata interrotta. Tutto il percorso dove sorgerà il nuovo tracciato, circa un chilometro, era stato addirittura asfalto per evitare disagi ai cittadini in attesa dell’esecuzione dei lavori del secondo lotto. Ossia quello della realizzazione del nuovo capolinea e delle fermate intermedie.

Il prolungamento, in tutto 1,7 chilometri, prevede la realizzazione di cinque nuove fermate (via Romagna, viale Lombardia, Municipio, via Togliatti-Cascina Grande). Il nuovo capolinea sarà in Guido Rossa (angolo via della Cooperazione). Il tempo di realizzazione dell’opera è arrivato a 6 anni mentre i costi da 14,8 milioni di euro sarebbero saliti a circa 19. «Speriamo non vi siano più altri stop — commenta Ermanno valli, consigliere comunale indipendente — perché siamo in ritardo di troppi anni per un’opera che in altri contesi sarebbe stata realizzata in meno di un anno». Mm ha comunque annunciato che chiederà i danni all’azienda.

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