Corsico, 18 novembre 2012 - Lotta per la legalità, opposizione all’attaco. Vincenzo Cirulli, consigliere della lista civica Vivere Corsico, chiede fatti concreti. «Il Comune di Corsico ha aderito al protocollo d’intesa della Prefettura di Milano, ma non alla stazione appaltante strumento che noi riteniamo importante al fine di prevenire e contrastare infiltrazioni criminose sgravando gli enti nella gestione degli appalti — sostiene —. Come mai?».

La seconda interpellanza invece riguarda le affermazioni rilasciate dal sindaco durante un convegno dove ha manifestato delusione nel non aver visto tutti gli assessori e i consiglieri della passata legislatura scendere in piazza e leggere una pagina del libro Gomorra. Assessori che, secondo le parole di Maria Ferrucci, «in seguito hanno costituto una lista civica con nomi molto inquinati». «Oltre che un messaggio evasivo è stato particolarmente lesivo dell’immagine dei consiglieri e degli assessori con i quali il sindaco, all’epoca assessore, ha collaborato — sostiene Cirulli —. Chiediamo di fare nomi e cognomi per evitare di confondere la sua denuncia con un avvertimento o un’intimidazione».

«Fin dalla presentazione del progetto della stazione unica appaltante non solo abbiamo chiarito alla Prefettura che intendiamo aderire, ma anche organizzato una serie d’incontri per definire il modo più efficace di applicazione dei criteri — replica il sindaco, Maria Ferrucci —. Per quanto riguarda il ruolo degli amministratori pubblici che devono tenersi alla larga dalle persone con dei sospetti, basta ascoltare procuratori della Repubblica, giudici, esperti in criminalità organizzata per sapere che altrimenti si rischierebbe di legittimare personaggi che tentano di mostrare un volto non del tutto trasparente. Io dico: meglio stare alla larga, anche se non ci sono denunce o persone inquisite».

francesca.santolini@ilgiorno.net