di Francesca Santolini

Gaggiano, 1 novembre 2012 - Un'adolescente avvicinata da un gruppo di extracomunitari, messo poi in fuga da un passante. Con l’eroe — ancora senza identità — che sarebbe un conoscente della giovane vittima. Senza che lei però abbia saputo indicarne nome e cognome. I carabinieri — che hanno raccolto la segnalazione della mamma della ragazzina — stanno indagando sulla vicenda e sono alla ricerca di riscontri oggettivi mentre il primo cittadino lancia un appello all’uomo che avrebbe tratto in salvo l’adolescente: «Si faccia avanti — invita il primo cittadino Franco Miracoli Conoscere la sua versione dei fatti permetterebbe importanti passi avanti nell’identificazione degli aggressori».

Intanto i genitori degli studenti delle scuole di Gaggiano hanno dato il via a un passaparola, anche sulla Rete, invitando tutti a tenere gli occhi ben aperti. Secondo le prime ricostruzioni il fatto sarebbe avvenuto venerdì intorno alle 16.30. La ragazzina stava facendo rientro a casa quando sarebbe stata avvicinata da un furgone bianco con a bordo diversi extracomunitari — forse sette — che avrebbero cercato di farla salire.

Un tentativo di aggressione o forse di rapimento, fortunatamente non andato a buon fine. Nonostante la ragazza fosse già stata afferrata per un braccio, sarebbe stata salvata da un residente intervenuto in suo aiuto. «Sia la Polizia locale che le forze dell’ordine stanno seguendo attentamente questa vicenda — spiega il sindaco Miracoli — È stata aumentata l’allerta e sono stati controllati a tappeto tutti i furgoni bianchi. Nei prossimi giorni i Servizi sociali e una psicologa ascolteranno la giovane cercando di cogliere altri dettagli e completare la versione, in alcuni casi lacunosa, della ragazzina. Nel frattempo speriamo che l’uomo che l’avrebbe aiutata a trarsi in salvo si faccia avanti e ci aiuti nella ricostruzione dei fatti e nel tracciare un identikit degli aggressori».

Ma secondo il primo cittadino intorno a questa vicenda si sta creando troppo allarmismo. «L’invito che rivolgo ai genitori è di prestare attenzione ma tenere i toni bassi — prosegue il sindaco — Il rischio altrimenti è che si inneschi una preoccupazione non giustificata e che questo sfoci in odio nei confronti degli extracomunitari».

Già nei giorni scorsi alcune ragazzine hanno chiamato le forze dell’ordine sostenendo di essere inseguite da alcuni extracomunitari. L’uscita della Polizia locale ha chiarito invece che i due extracomunitari lavoravano per una società distribuisce volantini porta a porta. La loro unica colpa, trovarsi sullo stesso percorso delle due ragazzine.

francesca.santolini@ilgiorno.net