di Alessandra Zanardi

San Giuliano Milanese, 23 settembre 2012 — Mense scolastiche: ora si volta pagina con nuove attrezzature, linee self-service e controlli più rigidi sulla qualità dei cibi. Il Comune annuncia che, con la ripresa delle lezioni, a San Giuliano sono entrate a regime alcune migliorie del servizio di refezione, che ogni giorno sfama circa 3mila alunni. Dopo le polemiche divampate nell’ultimo biennio, con cuoche e inservienti a chiedere una riqualificazione urgente dei luoghi di lavoro da parte dell’ente locale e delle ditte appaltanti, l’avvio del nuovo anno ha coinciso con l’introduzione del self-service nei refettori di sei istituti e con il rinnovo delle attrezzature nelle cucine di quattro diversi plessi. È anche previsto, d’ora in poi, un monitoraggio più rigoroso degli standard qualitativi degli alimenti.
Le novità del servizio sono state salutate, nella giornata di venerdì, da un sopralluogo che il sindaco Alessandro Lorenzano e l’assessore alla partita Mario Oro hanno eseguito in una delle scuole cittadine, l’elementare Giovanni XXIIIesimo, per verificare i cambiamenti introdotti. «La rilevanza sociale del nuovo servizio si fonda sul metodo, improntato alla qualità, e sull’organizzazione, innovativa e rispettosa dell’ambiente — commenta il primo cittadino —. In una fase storica in cui le scuole vengono tartassate da tutti i punti di vista, la nostra giunta ha deciso d’investire e sostenere il mondo dell’istruzione».

«Poco dopo il nostro insediamento avevamo realizzato dei tavoli di confronto con i genitori e i rappresentanti scolastici — ricorda l’assessore —. In quelle sedi avevamo prospettato un impegno, che ora si è concretizzato». A San Giuliano l’appalto per la refezione è stato assegnato dal Comune nel dicembre del 2011. Ad aggiudicarsi la gara è stato un’associazione temporanea d’imprese formata da una ditta milanese, la Gemeaz Cusin, e un’azienda bergamasca, la Sma Ristorazione. Tra le particolarità della nuova gestione ci sono alcune pratiche responsabilizzanti, come la riduzione degli spechi alimentari e l’utilizzo di prodotti provenienti da terreni confiscati alla mafia. Inoltre, è in programma la stipula di una convenzione con Siticibo per la distribuzione degli avanzi con finalità sociale.

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