Trezzano sul Navigli, 21 settembre 2012 – E’ iniziata l’occupazione della Maflow: i 90 lavoratori, delusi dall’incontro avuto ieri in Regione hanno dichiarata aperta l’assemblea permanente. Dopo l’orario di lavoro, a turno, i dipendenti dell’azienda leader nella produzione di componenti per automobili presidieranno l’azienda anche nelle ore notturne. La decisione è stata adottata dopo l’ufficializzazione del piano industriale dal parte del gruppo polacco che, ieri pomeriggio, davanti agli assessori regionali Gibelli e Rossoni ha dichiarato la volontà di sospendere la produzione a Trezzano sul Naviglio.

Una situazione drastica per i 70 lavoratori addetti alla produzione che, ora più che mai, temono per il loro futuro. Proprio per questo, uno dei primi passi di lotta fatta da sindacati e operai sarà quello di denunciare il mancato rispetto degli accordi siglati due anni fa quando il gruppo polacco ha acquistato la Maflow. “A due anni dall’accordo contestuale all’acquisizione da parte di imprenditori polacchi dello stabilimento di Trezzano sul Naviglio, tutto è stato disatteso: dal rilancio dell’attività attraverso lo spostamento di produzioni da altri siti produttivi, alla riassunzione di 30 lavoratori tra il 2010 e il giugno del 2011 – spiegano i rappresentanti sindacali della Cub –.

La cosa più grave è che il lavoro c’è ma non si vuole produrre a Trezzano. Nel sito di via Boccaccio non si vuole spostare nessuna parte dei 90 milioni di euro di commesse acquisite da BMW, oltre ad altri 90 milioni in corso di acquisizione, grazie alle lotte e alle capacità tecniche dello stabilimento di Trezzano”.

di Francesca Santolini