Pieve Emanuele, 7 agosto 2012 -  La Polizia Provinciale ha sequestrato lo scarico non autorizzato di una lavanderia  gestita da cinesi a Pieve Emanuele a seguito di segnalazione pervenuta alla Provincia da parte del Comune stesso. La ditta in questione aveva presentato ad aprile scorso in Comune una segnalazione certificata di inizio attività secondo la quale le acque reflue dovevano essere scaricate dal proprio insediamento produttivo in fognatura; dovevano inoltre essere esclusivamente di tipo domestico e l’attività svolta dalla ditta avrebbe dovuto consistere nel deposito di biancheria destinata a lavanderie.

Durante il sopralluogo svolto dalla Polizia Provinciale, con l’ausilio di personale tecnico di Amiacque (gestore della rete fognaria), si è scoperto invece che la ditta era a tutti gli effetti una lavanderia industriale. Sul luogo è stata trovata una lavatrice industriale in funzione e lo scarico era in funzione. Il tubo di scarico era inserito nel pozzetto di raccolta delle acque meteoriche presente nel piazzale esterno sul retro della ditta e pertanto le acque reflue industriali finivano direttamente in fognatura.

La Polizia ha poi appurato che l'azienda svolge attività di lavanderia industriale di tovaglie, tovaglioli per i ristoranti cinesi della zona, senza essere in possesso della prevista autorizzazione per poter scaricare i reflui industriali in pubblica fognatura. I tecnici di Amiacque hanno campionato le acque dal pozzetto di scarico presente nel retro della ditta, alla presenza del titolare, e hanno accertato eventuali inquinanti nelle acque scaricate in fognatura.

Il titolare dell'attività è stato così denunciato all’Autorità Giudiziaria per la violazione agli articoli 124 e 137 del Codice dell’Ambiente per scarichi industriali privi di autorizzazione. Inoltre per impedire che il reato continuasse, si è proceduto a sequestrare lo scarico non autorizzato.

“Tra le attività della Polizia Provinciale - ha commentato l’Assessore Provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini - rientra proprio il controllo degli scarichi di queste attività. Purtroppo riscontriamo che soprattutto imprenditori stranieri non sempre rispettano le regole. La nostra attenzione è costante, anche su segnalazione di singoli cittadini che sospettano anomalie in questo tipo di imprese, al fine di prevenire eventuali illegalità e di salvaguardare l’ambiente.”