Locate, 17 giugno 2012 - Addio al grande outlet di Locate Triulzi? Per ora la società «Locate District srl» ha ritirato la proposta perché la procedura Via (valutazione impatto ambientale) non poteva concludersi positivamente. Ma ci sono 60 giorni di tempo per ripresentarla. Un intoppo che nella peggiore delle ipotesi, secondo il punto di vista economico-lavorativo della zona, potrebbe spingere l’operatore privato ad abbandonare l’ipotesi di realizzare il più grande outlet d’Europa a Locate, altrimenti questa impasse si tradurrebbe in un ritardo nell’iter burocratico che farebbe slittare il tutto, eventuali lavori di realizzazione del centro, di circa sei mesi.

Naturalmente la notizia piombata l’altro giorno su Locate, al termine della conferenza dei servizi commerciali, ha provocato entusiasmo da parte di chi è da sempre contrario all’outlet e viceversa malumore in chi invece crede nell’outlet per il rilancio della zona soprattutto in termini occupazionali. «Si tratta di un intervento condiviso da Regione e Provincia che avevano aderito all’accordo di programma - spiega il sindaco di Locate Triulzi, Severino Preli (Pd) - La conferenza di servizio di ieri si è chiusa con il ritiro della proposta dell’operatore solo ed esclusivamente perché la procedura V.i.a. non poteva concludersi con una serie di prescrizioni che potevano essere facilmente attaccabili. Per chiudere la V.i.a. come era stato stabilito ci sarà ancora tempo 60 giorni.

L’operatore ha comunque confermato con i tecnici preposti il suo intervento e ripresenterà la richiesta di conferenza di servizio che, sottolineo, si era conclusa con esisto positivo». Il sindaco Preli fa anche il punto sull’area ex Saiwa-Siva dove dovrebbe sorgere l’outlet. «Era un’area industriale abbandonata ad inizio del 2000 e dismessa (con un’emorragia di circa duecento posti di lavoro, ndr) dove siamo intervenuti assieme alla proprietà per metterla in sicurezza in quanto avvenivano attività illecite come rave party illegali. Su quella area il nostro progetto prevede una riqualificazione che non porterà cemento oltre quello che c’era un tempo ma nuovi polmoni verdi e soprattutto molti posti di lavoro. Per questo continueremo a portare avanti il progetto».

«Già nel lontano luglio 2011 in occasione dell’adozione del Pgt chiedemmo se era stata avviata un’indagine sulla viabilità del bacino del sud Milano al fine di comprendere le ripercussioni della presenza di un outlet soprattutto su arterie di importanza strategica quali la SP 412 e la SP 40 - commenta Giordano Ambrosetti, consigliere comunale del Pdl - Oggi veniamo a conoscenza che questo intervento probabilmente non si realizzerà e allora chiediamo alla maggioranza che governa Locate di trovare soluzioni per le opere pubbliche legate agli oneri di questa operazione, come il rifacimento di Piazza della Vittoria, la riqualificazione della Via Roma, allargamento della Via Milano».

massimiliano.saggese@ilgiorno.net