Rozzano, 16 giugno 2012 - Venticinquemila euro ciascuno a quattro ricercatori dell’Humanitas di Rozzano. Un incentivo per i cervelli di casa nostra a non andare via e per chi è andato a ritornare che porta la firma di Gerry Scotti, «uno che forse ha qualche capello in meno e qualche chilo in più», come ha sottolineato con autoironia lo stesso popopolare presentatore, invitando i ricercatori a trovare cure, e che ha un cuore grande. Grazie ai fondi stanziati Angela Ceribelli, Silvia D’Alessio, Giuseppe Favacchio e Manuela Quintavalle potranno approfondire i loro studi per un anno.
La cerimonia di consegna degli assegni si è svolta ieri mattina presso l’auditorium di Humanitas, gremito di medici, giovani ricercatori e studenti. Tre dei ricercatori premiati erano presenti in sala mentre una quarta, Angela Ceribelli, era in collegamento dagli Stati Uniti ma per lei in sala a ritirare l’assegno c’erano mamma e sorella che l’hanno potuta salutare «grazie a una carrambata», ha detto il presentatore amato per la sua simpatia. Coerentemente con lo spirito che anima Fondazione Humanitas per la Ricerca, i progetti sostenuti prevedono uno stretto legame fra laboratorio e attività clinica, in una logica di ricerca che consente di trasferire i risultati degli studi al letto del paziente.
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Giuseppe Favacchio , 31 anni, è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Geriatria, ha ringraziato Humanitas e il popolare presentatore perché gli consentono di proseguire il suo progetto in Italia. Lavora l’unità operativa di nefrologia e dialisi diretta dal dott. Salvatore Badalamenti. Il suo progetto di ricerca affronta una malattia in costante aumento, il diabete di tipo 2 (la forma più frequente di diabete), che si manifesta generalmente dopo i 40 anni in persone sovrappeso od obese. Manuela Quintavalle è laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutica ed ha conseguito un dottorato di ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare. Il suo progetto di ricerca studia le caratteristiche e proprietà che fanno sì che il cancro si comporti in modo maligno. Manuela Quintavalle è laureata in Chimiche e Tecnologia Farmaceutica ed ha conseguito un dottorato di ricerca in Biologia Cellulare e Molecolare. Il suo progetto studia le caratteristiche e proprietà che fanno sì che il cancro si comporti in modo maligno. «I soldi li adopererò per acquistare reagenti per esperimenti – ha commentato Quintavalle – essendo già stipendiata dall’Airc».
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