San Donato, 5 maggio 2012 - Una voragine nel terreno mette a repentaglio la sicurezza dei bambini della scuola di via Greppi, dove da oltre un anno l’asfalto continua a cedere senza che nessuno intervenga. Stanchi di sentirsi scaricati dalle istituzioni, i residenti hanno denunciato la situazione ai carabinieri e hanno inviato un esposto al Prefetto per evitare che, nel caso qualche bambino dovesse finirci dentro, nessuno possa dire «io non sapevo».

Si tratta di una pericolosa buca del diametro di un metro e quaranta, profonda un metro e trenta, situata al confine tra San Donato e San Giuliano. E così, nonostante le numerose segnalazioni avvenute nel corso dei mesi da parte dei residenti, tra i due Comuni è iniziato il rimbalzo delle responsabilità. «La voragine continua ad allargarsi - racconta Gianluca Sartore, presidente del Comitato del Quartiere Certosa, firmatario dell’esposto - in caso qualcuno si facesse male sul serio, e vista la situazione purtroppo non è un’eventualità remota, siamo pronti a costituirci parte civile. Nell’ultimo anno abbiamo segnalato la presenza di questa buca alla polizia locale, agli uffici tecnici e all’Urp di entrambi i Comuni, ma nessuno è ancora intervenuto per chiudere la falla». Tecnicamente, il buco si trova in un parcheggio del quartiere Sangiulianese di Borgolombardo, tuttavia è a ridosso di via Greppi, una strada sandonatese dove si trovano sia la scuola elementare che la materna.

«Non si capisce chi debba intervenire - continua Sartore - perché se da una parte è vero che il buco è sul territorio di San Giuliano, dall’altra ci sono dei cartelli che segnalano i giorni della pulizia della strada con il simbolo di San Donato. L’unico intervento fatto, ma non sappiamo quale dei due Comuni si è messo all’opera, è stato coprire la buca con delle assi di legno, che possono spostarsi ed essere rimossi facilmente».

Il terreno è ceduto proprio nel punto in cui scorre la roggia Sestogallo
, che però dovrebbe essere tombinata. I residenti temono che la roggia non sia perfettamente incanalata e isolata, un motivo che spiegherebbe l’erosione progressiva del terreno. «L’asfalto ha ceduto e la buca è sempre più profonda - prosegue Sartore - tutto è iniziato con l’avvio di un cantiere nella zona, pensiamo possa avere creato un dissesto nella roggia.

Durante gli scavi per le fondamenta di alcuni seminterrati, infatti, il corso di due rogge è stato interrotto con alcune paratie. Abbiamo chiesto al Prefetto di intervenire immediatamente, non vogliamo che un giorno qualcuno possa lavarsene le mani facendo finta di non sapere dell’esistenza di questa buca. Abbiamo mandato l’esposto ai carabinieri e alla Prefettura, ora i sindaci non potranno fare finta di non sapere».

patrizia.tossi@ilgiorno.net