Buccinasco, 1 luglio 2011 - «Chiedo al Prefetto di intervenire per avviare, subito, gli interventi di sistemazione. Se questo non accadrà, chiedo che il commissario prefettizio dichiari l’immobile inagibile». Così, l’ex consigliere comunale di opposizione Rino Pruiti interviene sulla precaria situazione che da tempo caratterizza lo stabile di via don Minzoni, 4 a Buccinasco. Dopo che i lavori per la riqualificazione dello stabile non sono partiti, il consigliere e i residenti tornano ad alzare la voce. Da sempre, infatti, i condomini che abitano il palazzo di proprietà Aler lamentano la presenza di amianto e i disagi con i quali gli inquilini devono convivere.

«Entro la fine di maggio, secondo quanto comunicato da Aler, avrebbero dovuto iniziare i lavori con l’avvio del cantiere – spiega il consigliere – invece siamo a luglio e non si sa ancora nulla. Nè Aler nè il Comune commissariato rispondono o stanno facendo nulla. L’Asl1 è completamente latitante e tutto è lasciato al caso. Nonostante gli inquilini abbiano liberato i locali cantine come ordinato dall’istituto di via Romagna nel mesi di aprile, tutto è rimasto invariato». Ecco perché l’ex consigliere gioca l’ultima carta e chiede al commissario di mettere una pezza e trovare una sistemazione all’annosa questione. «Se nemmeno il prefetto riesce a smuovere le acque per avviare i lavori – conclude – chiedo al commissario prefettizio alla guida dell’amministrazione buccinaschese di dichiarare la palazzina inagibile. Questo è l’unico sistema per permetterebbe di utilizzare tutte le risorse legislative e normative d’urgenza per attivare in tempi brevissimi la bonifica».

È proprio l'aspetto 
legato alla salute dei condomini quello che più preoccupante. Eppure, è da diversi anni che i residenti, 33 famiglie in tutto, lamentano il loro stato di abbandono; realizzato negli anni ’80, l’immobile non è mai stato interessato a interventi di manutenzione. «La precaria situazione di questo stabile è sotto gli occhi di tutti – hanno spiegato i residenti durante le numerose manifestazioni di protesta - da quando è stato costruito non sono mai stati fatti interventi di manutenzione se non qualche riparazioni fai da te che abbiamo dovuto effettuare per sanare alcuni problemi come ad esempio le perdite d’acqua».

Lo stato di abbandono che lo caratterizza, unitamente alla presenza di amianto, infatti, pregiudicano in maniera drammatica la vita dei residenti che non possono più accettare questa condizione di abbandono. «I muri - proseguono i condomini - sono caratterizzati dalla presenza di eternit. E’ diventato pericoloso perché alcune pannelli si stanno deteriorando». Muffe, infiltrazioni e intonaci che crollano sono solo una delle tante problematiche che interessano il palazzo. Nelle cantine, infatti, quadri elettrici sono tenuti insieme da pezzi di legno. Mentre fino a qualche settimana fa la speranza di un miglioramento delle attuali condizioni era lo stato d’animo dominante, oggi la rabbia e la disperazione hanno preso il sopravvento.