Cerro al Lambro, 4 giugno 2011 - È nata Italia Nostra Sud Milano, il mondo delle associazioni è ora più ricco. Scongiurare l’arrivo della Tem e valorizzare i monumenti storici: sono solo alcuni degli obiettivi del nuovo organismo, che da questo momento consentirà all’associazione di tutela, operativa a livello nazionale dal 1995, di avere una rappresentanza anche in riva al Lambro. Nove Comuni tra cui Cerro, Melegnano, Paullo, Tribiano e Vizzolo: ecco il territorio di competenza del novello gruppo di lavoro, che vede tra i suoi attivisti parecchi giovani, a partire dal presidente Kisito Prinelli. «Italia Nostra Milano Sud Est — spiega il neoeletto Kisito Prinelli — nasce per dimostrare che ogni comunità, anche la più piccola, possiede un’identità territoriale e un patrimonio condiviso da tutelare e valorizzare, per scongiurare quelle forme di degrado che sempre più spesso caratterizzano i “non luoghi” contemporanei.

La nostra sfida parte da Cerro al Lambro, sede della nuova sezione, per mostrare come un piccolo paese possa diventare un esempio virtuoso capace di ispirare altre comunità. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che la gente possa riappropriarsi della propria identità territoriale, che sappia riconoscere il patrimonio culturale e ambientale della propria terra e che si batta per preservarlo». «Attraverso iniziative di divulgazione e fruizione — continua il presidente — Italia Nostra vuole aiutare i cittadini a riscoprire queste terre ricche di acqua e di verde, ma anche di storia, cultura e vissuto». Tutelare il territorio significa anche preservarlo da quelle infrastrutture che minacciano di sconvolgerne l’equilibrio. Perciò Italia Nostra Sud Milano vuole contrastare l’arrivo di due opere viabilistiche che, se realizzate, cambieranno per sempre la fisionomia dei Comuni lungo il Lambro.

Si tratta della Tem, la nuova Tangenziale dell’Est Milanese, e della Toem, la Tangenziale Ovest Esterna. Due superstrade che, nelle intenzioni, partiranno da Melegnano e Cerro per terminare ad Agrate Brianza da un lato, a Magenta dall’altro. Italia Nostra si unirà ai comitati di protesta che stanno nascendo a più riprese, tra il Sud Milano, la Brianza e il Rozzanese, per combattere l’avanzata di questi progetti. «Vogliamo unirci da subito a chi da anni lavora sul territorio per la sua difesa — confermano gli attivisti dell’associazione —. L’intento è sensibilizzare i cittadini, ma soprattutto le istituzioni, affinchè si possa davvero valorizzare il patrimonio di questi luoghi. Un patrimonio che non è formato solo dai grandi monumenti e le abbazie, ma anche da contesti ambientali e antropologici unici nel loro genere».