Corsico, 21 maggio 2011 - Un corteo numeroso, rumoroso e colorato quello dei lavoratori Vodafone che, ieri pomeriggio hanno sfilato dagli uffici di via Caboto, a Corsico, fino alle sedi distribuite nel sud Milano, al confine con la cittadina di prima cintura. Più di 150 persone sono scese in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica e dire no a una nuova cessione di ramo d’azienda. In particolare, al centro dell’operazione, ci sarebbero 335 professionisti del settore Field Operations, professionisti che si occupano di servizi di manutenzione della rete. La loro prossima destinazione dovrebbe essere il gruppo Ericsson. "Con questa iniziativa - spiega Patrizia Manara, rappresentante Rsu - abbiamo ribadito la nostra contrarietà a questa pratica diventata ormai una prassi all’interno del nostro gruppo. Già in passato, infatti, con il sistema della cessione del ramo d’azienda sono stati esternalizzati 914 impiegati ai call-center e duecento information technology ceduti a Ibm. In sostanza, questo è il risultato di una strategia mirata: facendo passare i trasferimenti come miglioria e ottimizzazione delle risorse, l’azienda crea, nella realtà, delle strutture autogestibile e quindi con i requisiti previsti dalla legge per la loro estromissione dall’azienda".

Ma l’iniziativa, questa volta, interessa il nucleo strategico, quello che si può definire il core-business dell’azienda: la gestione delle reti. Il rischio? Che la multinazionale venga impoverita, riducendosi a un marchio "vuoto". "Ci opporremo con tutte le nostre forze - proseguono i sindacati - sia con i presidi che con altre iniziative di sensibilizzazione come lo sciopero degli straordinari. Intanto, attendiamo che venga convocato il tavolo di trattativa". Il corteo, che si è sviluppato lungo la nuova vigevanese prima di fermarsi sotto le diverse sedi che Vodafone ha sul capoluogo lombardo, oltre ai lavoratori della sede milanese ha visto coinvolti dipendenti provenienti da tutto il nord Italia.

Vodafone ribadisce la sua volontà di riprendere il confronto con le organizzazioni sindacali, per poter definire le migliori condizioni di trasferimento del ramo - spiega l’azienda in una nota diffusa in mattinata - La collaborazione con Ericsson, azienda leader mondiale nei Managed Services, permetterà di migliorare la performance e l’efficienza delle attività di manutenzione della rete sul territorio, e di valorizzare le attività e le professionalità distintive delle persone in un’azienda che fa di questi servizi, per i quali da parte di Vodafone non è prevista alcuna riduzione di investimento, il proprio business.

La proprietà, lo sviluppo e la gestione della rete continuano a essere elementi fondamentali della strategia di Vodafone in Italia come dimostra il piano di investimenti da oltre 1 miliardo di euro annunciato a ottobre 2010 e finalizzato a estendere la copertura della banda larga via radio in tutta Italia ed includere con il progetto "1000 Comuni" la copertura del 12% della popolazione in divario digitale. Si aggiungono altresì gli investimenti in risorse e tecnologia sulla rete fissa negli ultimi tre anni per oltre 1 miliardo e mezzo di euro".