Zibido San Giacomo, 14 maggio 2011, «Se la nuova tangenziale ovest esterna milanese (Toem) sarà realizzata, si stima che saranno persi quattro milioni di piatti del nostro riso», è quanto ha denunciato il sindacato Coldiretti di Milano e Lodi, che aggiunge: «Tale infrastruttura porterà più asfalto e meno cibo, con una colata d’asfalto dal casello di Melegnano fino a Boffalora Ticino». Sempre secondo queste stime, la «super tangenziale» occuperà un milione e mezzo di metri quadrati lungo un percorso di quasi trenta chilometri, compresa una deviazione sull’autostrada Milano-Genova, appunto cancellando produzioni del riso locale per l’equivalente di quasi 4 milioni di piatti di riso. «Le province di Milano, Lodi e Brianza – ha dichiarato Carlo Greco, direttore provinciale Coldiretti - sono già assediate da strade, capannoni e centri abitati, il suolo libero si riduce di anno in anno e anche questa nuova tangenziale andrà ad incidere pesantemente sull’agricoltura dell’ampia zona dell’ovest milanese».

Allo stato attuale, la Toem è solo una proposta inserita nel Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), che però è già giunto alla fase del primo incontro sulla Valutazione ambientale strategica (Vas), a cui ha preso parte anche Legambiente, presentando le proprie contrarietà. Tuttavia, il fatto che ci si trovi ancora in una fase non progettuale, lascia molte incertezze, persino sul reale percorso che seguirà questa autostrada, che darebbe l’impressione di non differire troppo, per impatto ambientale, dalle sorelle maggiori Tem e Brebemi.

«Bisognarebbe - dice Carlo Franciosi, presidente della Coldiretti di Milano e Lodi - puntare alla riqualificazione della viabilità esistente in modo da ridurre il consumo di suolo invece che pensare sempre e solo a queste maxi opere. Senza terra anche le aziende agricole non possono certo fare nulla e tantomeno continuare a coltivare quei prodotti che ogni giorno dai nostri campi arrivano sulle tavole degli italiani». Proprio lo scorso 9 maggio, a Noviglio, si è tenuta un’assemblea pubblica indetta dalla Coldiretti, con il segretario Coldiretti di Abbiategrasso, Enzo Locatelli e Pierluigi Castiglioni, dirigente dell’area territoriale di Milano, cui hanno preso parte non solo agricoltori della zona, come il marchese Medici della Cascina Conigo e i Rossi della Cascina Tavernasco, ma anche rappresentanti degli enti locali, di Noviglio e Zibido san Giacomo, associazioni come Legambiente, Comitato no bioreattore e cittadinanza. «La nuova tangenziale ovest – conclude la Coldiretti di Milano e Lodi – avrebbe poi un impatto forte anche sul sistema idrico dei canali che dai tempi di Leonardo Da Vinci sono il fiore all’occhiello della Lombardia».