Basiglio, 6 maggio 2011 - In caduta libera i contratti a tempo indeterminato, ormai le aziende assumono solo per periodi brevi e utilizzano con più facilità la cassa integrazione ordinaria. È quello che emerge da una prima lettura dei flussi di lavoro nel Sud Milano, dove gli effetti della crisi hanno reso più prudente il mercato delle imprese. Sono sempre più numerosi i lavoratori e i disoccupati che si rivolgono all’Agenzia di formazione lavoro del Sud Milano (Afol) per chiedere un sostegno nella ricerca di un nuovo contratto. Tra il 2009 e il 2010, Afol ha registrato una crescita verticale della domanda dei servizi di accompagnamento e di supporto nella ricerca attiva del lavoro, passando da 511 a 3.788 persone.

"È un segno evidente della crisi del mercato del lavoro — spiega Michele Cafagna, direttore di Afol Sud Milano — che ha caratterizzato il 2010. Sono aumentate anche le ricerche di personale da parte delle aziende, che sono passate da 345 nel 2009 a 463 nel 2010. Tuttavia, i dati dimostrano una fragilità complessiva del mercato del lavoro che pianifica il proprio fabbisogno di risorse umane con prudenza, attendendo i segnali di una ripresa più volte annunciata". E, infatti, il 32,5% dei contratti proposti dalle aziende nel Sud Milano sono atipici, mentre le assunzioni a tempo indeterminato sono solo il 10% dei contratti siglati. L’anno scorso Afol ha portato all’assunzione di 1.173 persone, attraverso la rete dei Centri per l’impiego aperti nei Comuni. Il 46% dei contratti hanno riguardato le donne (contro il 56,4% del 2009), il 17,6% dei lavoratori è stato assunto con contratti a tempo indeterminato (20% nel 2009), il 32,9% ha riguardato la fascia più a rischio degli over 40 (35% nel 2009) e solo il 23% delle assunzioni ha visto protagonisti i ragazzi sotto i 25 anni.

"Il Sud Milano ha una funzione rompighiaccio rispetto alle iniziative che vengono messe in campo nel settore della formazione lavoro sul territorio milanese — afferma Francesco Argeri, presidente di Afol Sud Milano —, abbiamo creato una rete efficace che riesce a tenere i contatti con le aziende, le associazioni degli imprenditori, gli artigiani e i sindacati per mettere in campo politiche attive nel mercato del lavoro». Nel 2010, i centri per l’impiego hanno registrato 8.056 utenti, hanno aggiornato 2.710 schede professionali (contro le 704 del 2009), hanno iscritto alle liste di mobilità 1.759 persone, hanno avviato 278 tirocini e hanno iscritto 690 persone al servizio occupazione disabili. "Gli sportelli di front office dei Centri per l’impiego sono efficaci perché si trovano all’interno delle strutture comunali — prosegue Argeri —, in questo modo possono fornire un servizio importante sotto il profilo della formazione lavorativa dei cittadini".

Anche la Provincia ha messo in campo iniziative di supporto per incentivare la ripresa occupazionale del territorio. "Abbiamo avviato dei progetti per favorire l’accesso al credito da parte delle piccole imprese — dice Paolo Del Nero, assessore regionale all’Industria, alla Formazione e al Lavoro — con l’obiettivo di facilitare l’utilizzo delle risorse. Una città è davvero sostenibile quando riesce a mettere insieme l’interesse delle imprese, i bisogni dei cittadini e le azioni delle amministrazioni comunali. La politica deve fare convivere queste diverse esigenze in modo corretto". Nel 2010, i lavoratori che hanno chiesto aiuto ad Afol per trovare un impiego sono stati 2.471 nella zona di Rozzano, 2.688 in quella di San Donato Milanese e 2.507 nell’area di Corsico.