Trezzano sul Naviglio - 31 marzo 2011 - Volti stanchi, ma mani energiche conservano la forza di reggere bandiere e striscioni. Erano una cinquantina i lavoratori Maflow che ieri mattina da Trezzano sul Naviglio hanno manifestato in presidio davanti alla nuova sede della Regione Lombardia di via Melchiorre Gioia, a Milano. Grida nell’aria: "Contro la chiusura dello stabilimento, per il rinnovo della cassa integrazione". Nell’azienda di Trezzano, 191 operai sono stati messi in mobilità; 58 hanno mantenuto il posto di lavoro, ma di questi 29 sono stati dichiarati in esubero. Cronaca di una morte annunciata, lo stabilimento pare destinato a chiudere. "Le istituzioni hanno il dovere di intervenire, dopo aver firmato l’accordo per affrontare il problema della vertenza Maflow", dichiara Massimo Lettieri della Cub. Un accordo firmato a Roma il 12 agosto 2010, che vede impegnarsi Ministero, Regione, Provincia e Comune di Trezzano. "La Bmw deve portare allo stabilimento di Trezzano il 50% del lavoro precedente - spiega Walter Montagnoli, coordinatore Cub -. In questo modo, potrebbe esserci il reintegro di almeno cento lavoratori". Ma di firme, neppure l’ombra. E tra i lavoratori di Trezzano l’ansia è palpabile. "Giustizia", è la parola che si ripete al presidio. Cassa integrati neppure certi di ricevere le loro 700 euro al mese. Casus belli una firma: infatti, la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori in esubero (che è stata firmata in Regione il primo marzo) è attualmente ferma al Ministero. "Quelle 700 euro sono un nostro diritto: siamo qui per spingere la Regione a sollecitare il Ministero, perché se non ci sarà un intervento importante, si rischia di dovere aspettare fino a luglio", continua Walter Montagnoli.

La pazienza dei lavoratori è agli sgoccioli. "Forse ai piani alti non è chiaro, che se non ci danno la cassa integrazione non possiamo mangiare, pagare il mutuo o l’affitto", racconta Nicola Amoroso. Le fa eco Giuseppe Scirpoli: "Non avrei mani pensato di arrivare a fare un presidio. Ho 38 anni di contributi pagati, e ora devo lottare per arrivare alla pensione: cosa dovrei fare?". In Regione, il Direttore generale all’Industria Francesco Baroni e il Dirigente al Lavoro Carlo Bianchessi, hanno promesso per la prossima settimana un nuovo incontro per ridiscutere del rinnovo della cassa integrazione. "Una speranza, forse". Per altri, "solo parole amare".