Buccinasco, 27 febbraio 2011 - È finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti il bando per l’alienazione (tramite asta pubblica) di un terreno effettuato qualche giorno fa, in quel di Buccinasco; un’anomalia nella registrazione delle offerte e dei loro contenuti, unitamente al coinvolgimento di alcuni amministratori pubblici, hanno attirato l’attenzione degli investigatori e dei cittadini. Nel paese alle porte di Milano, infatti, non si parla d’altro e, l’indiscrezione che alcuni dipendenti dell’ente siano stati sentiti dalla procura milanese, riporta il comune alle porte di Milano al centro delle cronache. Un tuffo nel passato, i cui strascichi si risentono ancora oggi. L’atto "incriminato" è il bando per la vendita dell’area di via Boito, destinata a parcheggio e data in concessione d’opera pubblica al condomino di via Boito 7. Secondo le ricostruzioni, l’anomalia che ha sollevato il polverone sarebbe un accesso al protocollo di una delle buste in gara avvenuto nel primo pomeriggio, ovvero una volta scaduti i termini per la partecipazione al bando. Sebbene la busta coinvolta da questa "manovra fuori orario" non sia risultata vincente, l’atto è al vaglio degli inquirenti poiché coinvolge anche amministratori pubblici.

Il primo è il presidente del consiglio che, insieme all’amministratore dello stabile del condominio in cui risiede ha presentato la documentazione e il secondo, invece, è un consigliere comunale il cui nome non è stato reso noto ma che avrebbe assistito all’assegnazione di un numero di protocollo senza l’effettiva consegna della busta. Proprio questo numero "in bianco" sarebbe poi all’origine dell’intervento pomeridiano per il completamento dell’inserimento dei dati. "Il fatto che la gara non sia stata vinta dall’offerta presentata da un condominio in cui risiede un amministratore comunale è segnale di trasparenza - spiega il sindaco, Loris Cereda - Affronto questa vicenda con molta serenità perché, il segretario comunale ha verificato gli atti, un’apposita commissione ha effettuato l’aggiudicazione e, lo stesso presidente del consiglio, al momento della votazione in aula per l’alienazione dell’area, è uscito e non ha partecipato alla votazione.

Se poi, il condominio escluso deciderà di effettuare ricorso, sono decisioni di merito che non conosco e nelle quali l’amministrazione comunale non è coinvolta". Proprio a dimostrazione che, secondo l’amministrazione comunale, questa vicenda è stata portata avanti "alla luce del sole", c’è la conferma del primo cittadino che nessuna indagine interna è in corso e che i dipendenti degli uffici coinvolti possono stare tranquilli. Intanto, nel comune buccinaschese, già noto alle cronache giudiziarie non si parla d’altro. Sembra infatti che inconvenienti simili siano stati registrati negli anni addietro e passati sotto silenzio. I settori più caldi sono quelli dei lavori pubblici, dell’edilizia e del verde. Proprio quest’ultimo settore, infatti, già interessato da un commissario ad acta, non è riuscito ad assicurare al comune un contratto di gestione "regolato" e non smentito dai tribunali amministrativi.