Segrate, armato di mazza da baseball spacca le vetrine di due bar a San Felice

Fermato e denunciato, l'uomo è tornato in libertà e poco dopo è tornato ad agire

Le vetrine del bar di Segrate bersaglio dello squilibrato

Le vetrine del bar di Segrate bersaglio dello squilibrato

Segrate (Milano), 29 luglio 2015 - Mattinata di terrore a San Felice, vetrine spaccate e minacce di morte per un raptus di follia. Armato di mazza da baseball in metallo, un uomo 36enne di Settala ha scagliato tutta la sua rabbia contro due locali della piazza centrale di San Felice, urlando minacce pesantissime contro le persone e spaccando con violenza tutto quello che gli capitava a tiro. È stata una scena da film quella accaduta lunedì mattina nella piazza del Centro Commerciale. L’aggressore – cresciuto a San Bovio e molto conosciuto nella zona – è arrivato a San Felice con la sua auto intorno alle 10 e si è fermato davanti all’IBar, sul lato ovest della piazza«Era il giorno di chiusura, ma in quel momento ero passato al locale per ritirare l’incasso del weekend – racconta Massimiliano Guerini, titolare dell’iBar -. Stavo per uscire dal retro, quando ho sentito battere dei colpi fortissimi sulle saracinesche, sembravano martellate. Le vetrine tremavano».

Sul momento, il titolare pensava stessero facendo dei lavori di muratura nel palazzo, ma una volta uscito per strada si è ritrovato faccia a faccia con l’aggressore. «Ho visto quell’uomo, che tra l’altro conosco – ricorda Guerini -, con una mazza da baseball in metallo in mano. Gli ho chiesto cosa stesse facendo e lui mi ha urlato: ti ammazzo, il tuo locale deve rimanere chiuso». L’uomo ha sferrato colpi su colpi contro le quattro vetrine del lounge bar, le mazzate erano talmente violente da piegare le saracinesche in metallo e rompere in più punti tutte le vetrate che si affacciano sulla piazza. Una volta finito il lavoro, si è spostato più in là ed è entrato in un pub, il Grey Cat«Ha sferrato dei colpi di mazza sul bancone – continua Guerini -, rompendo tutto. Nel locale c’erano clienti, erano tutti terrorizzati». La causa di tanta follia pare sia legata a rancori personali nei confronti di alcuni clienti dei due locali di San Felice, un luogo che il 36enne frequenta da anni.

"Ha seminato il panico – aggiunge Guerini -, la gente scappava ovunque per mettersi in salvo. Se avesse colpito in testa qualcuno con quella mazza, lo avrebbe ammazzato". Mezz’ora dopo sono arrivati i carabinieri della stazione di Peschiera e lo hanno fermato, ma una volta portato in caserma per la denuncia lo hanno rimesso in libertà. E il far west è ricominciato. «È ritornato alle quattro del pomeriggio – dice il titolare dell’IBar -, io stavo sistemando i cartoni per coprire i buchi nella vetrina e mi ha minacciato di nuovo. È sceso dalla macchina è mi ha urlato: non ti è bastato l’avvertimento, il tuo locale deve rimanere chiuso, la prossima volta vi ammazzo tutti». Stessa scena tre ore dopo, quando l’uomo è ripassato dalla piazza intorno alle 19. Il locale rimarrà chiuso fino a giovedì per il ripristino dei danni.