San Giuliano: «Diamo la sveglia alla città»

Squillante flash mob di Sel sull'emergenza casa

Massimo Molteni, capogruppo di Sel e a destra il sindaco Alessandro Lorenzano

Massimo Molteni, capogruppo di Sel e a destra il sindaco Alessandro Lorenzano

San Giuliano Milanese (Milano), 27 settembre 2015 - Un flash mob simpaticamente rumoroso quello organizzato da Sinistra Ecologia e Libertà davanti alla ex caserma in via Trieste: una trentina di attivisti e simpatizzanti si sono presentati armati di sveglie e le hanno fatte suonare tutte insieme al grido di: «Diamo una sveglia alla città». La protesta inscenata aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di richiamare l’attenzione delle istituzioni sul problema della mancanza di alloggi popolari che a San Giuliano sta raggiungendo proporzioni drammatiche.

Obiettivo raggiunto, a giudicare dalla risonanza dell’evento culminato con la consegna di una sveglia nuova e fiammante al sindaco Alessandro Lorenzano, accorso sul posto insieme all’assessore a Welfare Pierluigi Dima. Ben 72 gli sfratti esecutivi previsti per il 2015 e una media di 50 negli anni precedenti sono il risultato dei morsi di una crisi che, togliendo i posti di lavoro, ha messo in strada le famiglie che non potevano più permettersi di pagare l’affitto di casa.

«Certo la situazione è molto complessa - ha dichiarato il capogruppo Sel Massimo Molteni -, ma in una tale situazione di emergenza abitativa questa Giunta, seppure non colpevole dei danni provocati dalle precedenti Amministrazioni, in questi quattro anni avrebbe dovuto fare di più per risolverli. Mancano all’appello 80 appartamenti da tempo in programma fra Cascina Selmo, la ex Pirelli e questi di via Trieste, già pronti».

E' risaputo, lo spettro del fallimento Genia si aggira ancora per tutta San Giuliano. Sono 77 i milioni di debiti accumulati dalla società di servizi: questa la situazione che l’amministrazione Lorenzano si è ritrovata sul groppone a inizio mandato e che sta, poco alla volta, cercando di ripianare.

«La situazione è grave - ha confermato Lorenzano - e questa iniziativa richiama le istituzioni centrali perché la soluzione non può essere trovata solo sul territorio. Lo stabile della ex caserma, che potrebbe fornire 25 alloggi, è al momento posto sotto sequestro dal Tribunale di Lodi e stiamo cercando un accordo con il curatore fallimentare di Genia per sbloccare il bene. Abbiamo trovato un accordo del valore di 120mila euro con l’assessore alla Casa di Milano per appartamenti siti sul nostro territorio, dato alloggio ad alcune mamme con bambini in 4 case sequestrate alla criminalità, attuato convenzioni a canoni concordati per dare una mano al mercato e siamo ogni giorno al lavoro per trovare nuove soluzioni».