Rozzano, prolungare il tram 15 è un’odissea senza fine

I cantieri sono fermi perché l'azienda è fallita

La protesta dei grillini

La protesta dei grillini

Rozzano (Milano), 3 maggio 2016 - Il prolungamento del tram 15 è un’odissea che ricorda la Salerno - Reggio Calabria. Ancora bloccati i lavori del prolungamento della linea tranviaria che attraverserà la città. Il blocco è dovuto al “fallimento” dell’azienda che stava effettuando i lavori per conto di MM. La mattina del primo maggio, nonostante la pioggia, alcuni cittadini ed esponenti politici del Movimento 5 Stelle e di Sel hanno dato vita a un sit-in di protesta nell’area cantiere dove dovrebbe sorgere il nuovo capolinea (via Guido Rossa). Anche nel capoluogo lombardo ci sono opere per la cui realizzazione si impiegano tempi biblici con costi sempre crescenti: dopo le due fermate della Linea Verde (Assago Forum e Milanofiori Nord) realizzate con dieci anni di lavoro e circa 80 milioni di euro di investimenti (quattro chilometri di ferrovia) ora a incalzare questo record negativo c’è il prolungamento del tram: 8 anni e 18 milioni di euro (inizialmente erano 14,5) per 2 chilometri di ferrovia e 5 nuove fermate.

I lavori si sono nuovamente fermati a fine febbraio: lo stop era stato giustificato in una nota del Comune perché erano in atto delle "verifiche statiche da parte di MM sulla struttura di sostegno per la sede tranviaria che dovrà scavalcare la roggia Carlesca". Ma ora dal Comune fanno sapere che i lavori riprenderanno a settembre con una durata di circa 10-12 mesi. "Ho personalmente convocato i vertici di MM Spa, il presidente Davide Corritore e il direttore generale Stefano Cetti, per chiedere chiarimenti sullo stato di avanzamento dei lavori", spiega il sindaco Barbara Agogliati. "In via ufficiale, MM ha comunicato che attualmente sono in fase di conclusione le opere a rustico del nuovo capolinea affidate all’impresa Ices. L’altra Impresa - Iclet - a cui sono stati affidati i lavori per la fornitura e posa dei binari, ha cessato le attività manifestando peraltro la volontà di non voler più proseguire nell’impegno attuale". "Se va bene andremo in tram alle prossime elezioni - spiega Patrizia Mura, consigliere del Movimento 5 Stelle - chiederemo che il Comune risarcisca i danni per i disagi ai cittadini". "Un’opera che terminerà quando ormai sarà inutile - spiegano Simone D’Agnelli e Roberto Andò - doveva essere inaugurata nel 2010 e avrebbe avuto un senso; oggi ci vogliono le metropolitane".

"Un cantiere aperto che attraversa il centro della città e provoca disagi e rischi per pedoni e automobilisti - spiega Marco Del Gaizo - ricordiamo che il sindaco è responsabile della sicurezza dei cittadini". "Chiediamo al Comune di avere delle certezze - chiede Giuseppe Moltalbano - ci diano una volta per tutte una data di fine lavori". "Non ne possiamo più del cantiere eterno, sono 20 anni che si parla di questo tram e 8 anni di lavoro. Siamo stufi", commenta Vincenzo Amerio. "Questa è un’opera come la Salerno - Reggio Calabria - spiega Franco Spiccia di Sel - l’amministrazione comunale doveva fare maggiori pressioni su MM. Sono due mesi che danno giustificazioni diverse al posto che ammettere che un’altra azienda appaltatrice era fallita. Questo è ormai un calvario". La fine dei lavori è stata annunciata più volte: nel 2010, 2013, questa primavera e ora si parla di fine estate 2017. "Questa situazione è intollerabile - spiega Tony Bruson - facciamo tanti proclami sul potenziamento del trasporto pubblico per combattere l’inquinamento e poi ci mettono 10 anni per fare due chilometri di ferrovia e ancora non è finita».